DON ANTONIO

martedì 2 agosto 2011

OMELIA PER LA GIORNATA MISSIONARIA

Oggi in tutte le chiese di tutto il mondo si celebra la giornata missionaria: una giornata di preghiera per le missioni, per i missionari, sacerdoti, religiosi e laici, per quanti stanno lavorando e dando tutta la loro esistenza per il Regno di Dio. Il tema preciso di questa 70.a giornata missionaria è il seguente:”Annuncia Cristo per far vivere il mondo”,argomento sul quale rifletteremo in questa omelia.

Una parola sulle letture ascoltate. Nella prima lettura il profeta Isaia si annunciano le vie provvidenziali del Signore. Il profeta vede in Ciro,re dei Persiani, lo strumento  della potenza e della misericordia di Dio nei confronti del  suo popolo. Il popolo ebreo  nel 538 a.C. viene liberato dalla schiavitù e dall’esilio babilonese per opera di Ciro. Dio realizza i suoi progetti anche attraverso avvenimenti  e uomini
più impensabili e imprevedibili. Questo brano del profeta Isaia vuol farci comprendere che Dio è il Signore della storia e del tempo, e che la storia, i fatti, il tempo sono al servizio di Dio perchè Dio non è indifferente o estraneo alla nostra vita anche personale; perché Lui è sempre nostro Padre e sempre e per tutti è Provvidenza, perché  è Lui che dirige e guida  tutta la nostra storia e la nostra vita, anche quando noi uomini vogliamo costruire lontano da Dio o senza Dio, persino anche quando operiamo nel peccato e non ci interessa né il suo vangelo né l’eternità.

Il Vangelo riporta un altra disputa di Gesù con i farisei, L’evangelista Matteo, come abbiamo avuto modo di ripetere spesso nelle prediche precedenti riporta molti insegnamenti di Gesù proprio  attraverso il contesto di una disputa, di una discussione con i farisei:i farisei erano una setta molto ligia  e scrupolosa nell’osservanza esteriore della legge. La disputa riguarda il pagamento delle imposte all’autorità romana: “è lecito oppure no pagare il tributo a Cesare?”
Tutti conosciamo la risposta di Gesù. Non bisogna confondere l’ambito religioso con quello civile,la religione non è a servizio dello stato e neppure il contrario. Questa questione attuale ai tempi di Gesù, divenne attuale anche al tempo delle prime comunità cristiane, quando la stato-impero,l’impero  romano minacciava la stessa esistenza del cristianesimo.
Qual’è il messaggio per noi?                                                       

Compito non facile per un cristiano:vivere nel mondo ma sempre con lo sguardo fisso ai beni eterni, impegno attivo e concreto nel reale, con onestà, con coerenza, con verita’ , ma animato dai valori eterni, dai valori spirituali. Il cristiano  non si sottrae ai doveri di cittadino ma con responsabilità e con giustizia non viene meno ai doveri verso la sua religione, verso Dio e la sua Chiesa e poi anche verso lo stato.

Ora una breve riflessione sulla giornata missionaria mondiale. Lo scopo di questa giornata è :sensibilizzare i cristiani sulla missionarietà della Chiesa. Tutta la Chiesa è per sua stessa natura missionaria.
“Andate in tutto il mondo e annunciate il vangelo a tutte le creature” questo è il mandato di Gesù a tutti noi suoi discepoli. E’ anche questo il tema di questa 70.ma  giornata missionaria : annuncia Cristo per far vivere il mondo. Questo non è un imperativo generico, ma è un dovere per ognuno di noi: annuncia non parole, non un libro chiamato vangelo, ma annuncia la persona che tu ami, qual’è il bene  più grande nella  tua vita, quel bene che hai incontrato  e che ha il primo posto nella tua esistenza: annuncia Cristo, il Signore il Risorto, il Vivente.
Ogni cristiano ha come compito primario, ovunque si trovi e in qualunque momento,ha come dovere primario: portare la buona notizia di Gesù il Salvatore dell’uomo. Portare Gesù all’uomo che vive sena una speranza e  che si lascia sprofondare nell’assurdo, nell’insignificanza, che guarda al futuro con paura, che non riesce ad andare oltre il dato sensibile.. a questo uomo concreto. Ogni cristiano è chiamato ad essere missionario, cioè colui che da speranza , che da non solo una mano, ma il cuore, che aiuta il cieco a vedere, il paralitico ad alzarsi, il morto a vivere.




Quanti oggi anche ai nostri giorni sacerdoti, religiosi, suore,laici stanno annunciando la verità di Gesù, e molte volte fino al sacrificio della stessa vita, attraverso difficoltà di ogni genere, ostacoli, incomprensioni  e ostilità.
Quanti ambienti oggi sono  refrattari a Dio, quanti per principio rifiutano la mano, non vogliono né credere   pensare che altri possano donare il loro cuore solo per amore, quanti voltafaccia e ingratitudini, quante dicerie e pretesti. E il missionario proprio attraverso  queste difficoltà e anche  tradimenti, trova la pace e la forza di Cristo.
 E’ Il missionario che si mette a servizio di tanti fratelli che vivono nella povertà economica e intellettuale,quante volte il missionario annuncia la libertà da certi sfruttamenti, da oppressioni politiche e militari o da schiavitù economiche. Quanti missionari , alcuni li ricordiamo come martiri, a costo della vita si sono schierati dalla parte dei poveri, dei bambini che muoiono di fame e di malattia, degli ultimi, degli sfruttati,sempre in nome di Cristo e del Vangelo.
I missionari annunciando Cristo in mezzo a questa gente povera hanno portato e stanno portando vita, aiuto e speranza. Aiutiamo i missionari con la nostra preghiera, con la nostra vita di coerenza qui nel nostro ambiente, aiutiamoli con la nostra solidarieta’.
Chiediamoci quanto il nostro essere crsitiani incide nella vita e nell’ambiente nel quale viviamo!
La moglie cristiana riesce  portare Cristo al marito? E il padre fa gustare ai figli la gioia di essere cristiani?   E il giovane cristiano riesce ad annunciare l’amore di Gesù suoi  suoi amici?

Nessun commento:

Posta un commento