DON ANTONIO

sabato 13 agosto 2011

OMELIA DOMENICA VI DI PASQUA ANNO B

Oggi la nostra attenzione è rivolta allo Spirito Santo, alla feste prossime dell’Ascensione e della Pentecoste.
Lo Spirito Santo è il dono del Cristo Risorto :Lui che è Via ,Verità e Vita non può lasciare soli i suoi discepoli e dice: “Io sarò con voi, insieme con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo” , Gesù che è unità con il Padre non può lasciare orfani i suoi discepoli :”non vi lascerò orfani”, ritornerò da voi con la presenza dello Spirito Santo fino alla fine del mondo.
                                   I discepolo sono  turbati da questa imminente partenza del Maestro ,si mostrava nelle apparizioni  come il Risorto,il Vivente, poi scompariva e si faceva vedere in altro luogo,parlava,mangiava con loro e poi scompariva. Ora gli undici temono che il loro Maestro si allontani per sempre dalla piccola comunità.
Le letture di oggi  riportano una verità per i discepoli allora e per tutti noi oggi : Gesù ha lasciato questa terra solo nella sua visibilità, ma è rimasto vivo  e presente con noi : vivo e presente nella Parola proclamata,vivo e presente nello Spirito Santo e nella Chiesa, vivo e presente nell’Eucaristia.

Nella prima lettura si parla proprio dello Spiritop Santo. La Chiesa appena nata è già missionaria e porta ovunque non strutture o schemi,ma l’annuncio di Gesù che è Risorto e il dono dello Spirito Santo. L’apostolo Pietro è l’annunciatore ufficiale del Risorto . L a prima lettura dagli atti degli apostoli ci presenta alcuni punti molo chiari :
1.l’annuncio da parte dell’apostolo Pietro,
2.il messaggio dell’annuncio di Pietro :Gesù è il Cristo, il Messia, il Signore,il Salvatore che ha vinto la morte,
3.Dio non fa preferenza di persone, anche se ha scelto di nascere ebreo. Dio però vuole la salvezza di tutti gli uomini,
4.lo Spirito Santo non è un dono solo per alcuni, ma Spirito di vita per tutti.
.

Dello Spirito Santo si parla nel Vangelo :Gesù salendo al cielo non ci ha abbandonati, non ci ha  lasciati in  balia di noi stessi o nelle mani del mondo posto nel maligno, Gesù non poteva abbandonare la sua Chiesa, ma ha voluto rimanere presente e vivo e le pietra angolare,ha voluto restare con noi come l’unico Signore della nostra storia,perché nessuno si sentisse sfiduciato .
E’ lo Spirito che vivifica, che anima la chiesa e la sostiene.
Gesù ci assicura e ci garantisce per l’opera dello Spirito Santo
1.di chiedere, di domandare: “tutto quello che chiederete al Padre nel mio, nome ve lo concedera’”,
2.il comandamento fondamentale, il comando che Gesù ci ha lasciato come testamento nell’ultima cena , nella lavanda dei piedi e nella sua  parola e nel suo esempio, : “questo vi comando amatevi gli uni gli altri”
Comando di Gesù , comando che l’apostolo ed evangelista Giovanni ripete  fino al termine della vita,  continuava a ripetere:” figlio lini  miei amiamoci gli uni gli altri”, una parola questa  che il papa attuale sta annunciando  ovunque si reca .

Questo vi comando. “Amatevi gli uni gli altri..da questo conosceranno che siete i miei discepoli”.
Lo  Spirito Santo è chiamato Consolatore, Amore, Fuoco, Paraclito, Spirito di sapienza e di verità, che porta  nel cuore del credente i suoi sette santi doni. E il primo dono  è certamente l’amore.
Il cristiano e tutta la comunità cristiana sanno  di essere guidati dallo Spirito Santo,sanno di essere confortati in ogni tribolazione dallo Spirito Santo il Consolatore,sanno di essere aiutati a portare la croce ogni giorno dallo Spirito Santo di fortezza, che è Spirito  Paraclito ossia difensore :questa è l’ immagine dell’avvocato difensore.”Quando vi condurranno davanti ai e governatori non preoccupatevi di come rispondere,lo Spirito Santo vi suggerirà”.

Chiedete ed otterrete, domandate e vi sara’ dato, cercate, bussate  e vi sarà aperto, la preghiera nello spirito santo è una preghiera che certamente viene  esaudita.
Ecco due insegnamenti: la preghiera e a l’more fraterno.


LA PREGHIERA. La preghiera fatta nello spirito. L’adorazione fatta in spirito e verità perché il Padre cerca tali adoratori. Lo spirito è vita, lo spirito rinnova, lo spirito trasforma, lo spirito suscita la preghiera  anche la preghiera  di domanda e la guida. Alcuni cristiani amano invece le preghiere imparaticcie,  preghiere ripetute meccanicamente,  preghiere che se anche dense di contenuti sono  vuote di vitalità e di spontaneita’, preghiere monotone senza il soffio dello spirito perché siano  ascoltate.

Questa parola del vangelo è una parola fondamentale per noi cristiani credenti :la comunità cristiana, la comunità diocesana o anche parrocchiale è sostenuta e diretta dallo Spirito Santo e dal Magistero della Chiesa. quindi non ha bisogno di altri sostegni umani o di strutture umane, non ha bisogno di altre guide o maestri :lo spiro Santo e la Chiesa  sono “ tutto”. Grande e grave errore di alcuni  cristiani : credono che sia il vescovo, o il prete o il parroco a  edificare la Chiesa, a guidarla, a sostenerla,e quindi attribuiscono meriti alle persone,non sapendo che il timoniere che guida la nave della chiesa è lo Spirito Santo.

Importante come dicevo è vivere nella preghiera fatta con spontaneità nello spirito e verità.
Cosa vuol dire preghiera recitata nella verita’?,
Non illudiamoci non può essere ascoltata da Dio una  preghiera fatta per ragione di comodo, una preghiera egoistica,una  preghiera  che si compone solo di cose materiali da ottenere da Dio, una preghiera che è anche fatta a mani giunte ma solo per i propri cari o solo per la salute del corpo, una preghiera che non allarga le braccia perché ha il cuore già chiuso in se stesso.                   
                        La primavera della Chiesa oggi coincide con una primavera delle coscienze che cercano e amano la verità. Sempre più il tempo avvenire sarà severo con quelli che fingono, e allora ci accorgeremo di essere molto lontani dal vangelo o perché preghiamo poco o perché  preghiamo e costatiamo di pronunciare solo parole vuote . oggi ringraziando Dio sono sorti o stanno sorgendo gruppi e movimenti di preghiera per insegnare cos’è la preghiera vera e per insegnare come si deve pregare. Per la preghiera ben fatta è necessario il silenzio dentro di sé e attorno e non il frastuono delle metropoli: Gesù si ritirava in disparte sul monte a pregare. Sacerdoti e laici cristiani devono trovare il tempo per la preghiera,magari una preghiera semplice,recitata sottovoce, alla sera,alla mattina e nelle varie situazioni della vita. Nella preghiera ebraica si conoscono le berakhot cioè preghiere-benedizioni e se ne recitavano un centinaio al giorno. Come facciamo ogni mattina con le Lodi nella Santa Messa dobbiamo pregare più spesso con la preghiera dei Salmi,preghiera che certamente anche Gesù conosceva e recitava. Chi prega si salva. Pensiamoci!

Nessun commento:

Posta un commento