DON ANTONIO

sabato 27 agosto 2011

OMELIA DOMENICA TERZA DI PASQUA ANNO C


Il tempo pasquale è caratterizzato :
1.dalle apparizioni del Signore Risorto per confermare la fede degli apostoli,
2.dall’attesa dello Spirito santo, effuso il giorno di Pasqua e che Gesù avrebbe mandato dal cielo,in pienezza, per rimanere sempre nella comunità dei discepoli,
3.il formarsi della Chiesa, piccola comunità degli apostoli con Maria .
Ecco il messaggio delle letture che abbiamo ascoltato:
Nella prima lettura abbuiamo sentito:
1-il kerygma di Pietro, cioè il suo forte annuncio ai giudei per la loro conversione:” il Dio dei nostri padri ha risuscitato quel Gesù che voi avete ucciso appendendolo a una croce” e ancora:bisogna obbedire a Dio prima degli uomini.
2-l’ordine da parte della sinagoga di non predicare più Gesù il Messia e il Risorto , pena la fustigazione .

Nel brano del Vangelo abbiamo ascoltato il racconto dell’ apparizione del Risorto e il conferimento del primato a Pietro:”pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle”. Gesù Risorto appare più volte ai suoi apostoli ,ai suoi discepoli per confermarli nella fede, la prima volta il giorno di Pasqua, la seconda “otto giorni dopo -per confermare nella fede le donne, Tommaso, i due discepoli di Emmaus e ora ¬VUOLE ULTERIORMENTE STABILIRE UN RAPPORTO TRA IL SUO CORPO FIISICO PRIMA E DOPO LA RISURREZIONE e allora invita gli undici prima a guardare e poi a mangiare assieme.

Quali insegnamenti possiamo trarre da questo vangelo, da queste letture?
L’esempio dell’apostolo Pietro nella prima lettura che è una immagine di fortezza e di coraggiosa testimonianza.

Facciamo fatica a comprendere questa conversione di Pietro che prima aveva rinnegato Gesù e che ora diventa testimone del Risorto e in un solo giorno si unirono agli apostoli circa 3000 persone.Oggi alla Chiesa sta riscoprendo l’evangelizzazione avvenuta in epoche per alcuni versi non dissimili dalle nostre.La conversione avveniva attraverso il kerygma cioè l’annuncio fermo e costante di Cristo Risorto,per una fede che si irrobustiva proprio nelle persecuzioni da parte del paganesimo. Le prime comunità cristiane nell’unione fraterna conseguenza della stessa fede nel Signore Risorto,nella preghiera,nell’Eucaristia ,nella predicazione,nell’annuncio erano testimonianza dell’opera della presenza attuale del Signore Risorto. E gli apostoli dopo essere stati torturali e oltraggiati nel sinedrio “se ne andavano lieti di essere stati oltraggiati per amore del nome di Gesù”.
1. Cristo risorto mangia con i suoi apostoli per affermare la sua corporeità e la sua invisibilità per affermare che aveva un corpo reale anche se diverso dal predente e cioè un corpo spiritualizzato-

La fede , già ne abbiamo parlato domenica scorsa con l’ascolto dell ‘apparizione di Gesù a Tommaso e che oggi trova conferma prova nel Risorto che non solo si fa vedere, non solo si fa toccare, ma anche mangia con loro. Ricordiamocelo:la fede non è un vedere o un toccare, ma la fede è un accogliere e un abbandonarsi a Cristo, affidandosi completamente a Lui, donandosi a Lui e alla sua parola, e diventando così testimoni: sì ne siamo certi, Cristo è davvero risorto, non perché lo hanno raccontato le pie donne, non perché così è scritto, ma perché io, cieco nato ho visto la sua luce, perché io viandante mi sono incontrato con la sua persona, perché io sfiduciato sono stato coinvolto dal suo amore.


Da cosa si comprende che il Signore è risorto? Il sepolcro vuoto dice solo che il morto non c’è più. Da che cosa noi oggi siamo certi nella fede che Gesù è Risorto? Le apparizioni sono state un fatto che ha irrobustito la fede in quanti avevano avuto le apparizioni.
Ma la prova suprema della verità che Cristo è risorto è lo spirito Santo che Gesù Risorto riversa, dona, infonde nei cuori dei suoi apostoli a iniziare dal giorno di Pasqua. Pietro e come Lui Paolo, si convertiranno e parleranno non solo perché hanno visto ma anche per la gioia delle sofferenze subite per il nome di Cristo e andranno con forza incontro al martirio, non perché hanno visto solo o hanno sentito o hanno toccato con le mani, ma perché il loro cuore aveva ricevuto una nuova luce, era stato trasformato.

Nessuno può dire Gesù è il Signore se non sotto l’azione dello Spirito. Quindi nessuno può presumere la fede o credere nella salvezza se in Lui non vive lo Spirito Santo.

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