DON ANTONIO

sabato 6 agosto 2011

UNA GIORNATA DI PREGHIERE PER LE VOCAZIONI E IL SEMINARIO

Oggi giornata di preghiere per il  Seminario diocesano e una riflessione breve  sulle vocazioni, oggi è anche la festa di Suor Colomba  delle Suore Minime di Nostra Signora del Suffragio per i  60 anni di vita religiosa e consacrata al Signore e ai fratelli.

Oggi alla Chiesa sta riscoprendo  l’evangelizzazione avvenuta in epoche per alcuni versi non dissimili dalle nostre. La conversione  specialmente nei primi tempi della Chiesa avveniva con il kerygma cioè l’annuncio fermo e costante di Cristo Risorto,per una fede che si irrobustiva proprio nelle persecuzioni da parte del paganesimo.
Lo abbiamo sentito nel vangelo: c’è chi pensa secondo Dio e c’è chi pensa secondo Satana.
La mentalità pagana che rifiuta la croce ,la  morte e di Risurrezione di Gesù non può produrre vocazioni, perché è la mentalità di un  mondo posto nel maligno, e per il quale Gesù neppure prega.
Le prime comunità cristiane nell’unione fraterna,nella preghiera,nell’Eucaristia e nella predicazione erano testimonianza dell’opera della presenza visibile  del Signore.
“Andarono via contenti di essere stati oltraggiati per il nome di Cristo e..se facendo il bene sopporterete con pazienza la sofferenza,ciò sarà gradito a Dio”.

Nel vangelo abbiamo sentito una parola che ci deve toccare il cuore, farci pensare, riflettere e convertirci.
“E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare”.
Gesù faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo.
Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli  rimproverò Pietro e gli disse: <<Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini>>.
Convocata la folla assieme  ai suoi discepoli, disse loro: “Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”.

E’ la vocazione : siamo stati chiamati e scelti da Dio per essere suoi figli ,tutti siamo stati scelti alla vita,scelti per essere cristiani. Siamo ben lontani da una mentalità oggi corrente : tutto è fatalità ,destino,tutto è frutto di un “caso” ma  la nostra fede cristiana ci assicura che è Dio che sceglie e sceglie nell’amore.Tema della giornata per il seminario e le vocazioni.

Questa parola evangelica riguarda ogni cristiano. La sua responsabilità in quanto scelto dal Signore e confermata questa scelta con il  Battesimo e altri Sacramenti.Siamo noi in grado di percepire  la voce di Dio che ci parla,siamo certi che Lui opera in noi con il suo Spirito ?Dio chiama anche oggi a seguirlo nella via consacrata, ma pochi sono quelli che l’accolgono e non addossiamo le colpe solo alla società, solo al paganesimo oggi imperante,ai massmedia o al benessere.
“Per mezzo della sua stessa missione, la Chiesa «cammina insieme con l'umanità tutta e sperimenta assieme al mondo la medesima sorte terrena, ed è come il fermento e quasi l'anima della società umana, destinata a rinnovarsi in Cristo e a tra sformarsi in famiglia di Dio» [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 40]”. L'impegno missionario esige anche  pazienza. Si  incomincia con l'annunzio del Vangelo ai popoli e ai gruppi che ancora non credono a Cristo; [Cf Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptoris missio, 42-47] e prosegue con la costituzione di comunità cristiane che siano «segni della presenza di Dio nel mondo». Quale grande responsabilita’ hanno le nostre comunita’ cristiane davanti a Dio proprio nel far nascere nuove vocazioni al Sacerdozio e alla Vita Consacrata! Il clima,l’atmosfera l’aria che respirano oggi fanciulli e giovani è davvero una proposta per una decisione vitale e totale a Cristo? Quale testimonianza concreta stiamo dando nella vita quotidiana:una testimonianza di   fede autentica e provata dai fatti,un amore senza distinzioni e cavilli, una speranza che travalica il tempo,le cose presenti e caduche? Oppure si stanno appannando gli orizzonti di una attrattiva per le cose che riguardano Dio,la preghiera,le pratiche religiose e specialmente tutto quello che sa di eternita’,di un Cielo al termine della vita presente? E ancora io Sacerdote e Voi Suore Minime quale esempio stiamo offrendo al mondo con le parole, con le azioni, con gli incontri che si fanno in Parrocchia,con le nostre Liturgie? Forse è giunto il momento di invertire la rotta,forse è giunto il tempo di un ripensamento per dare maggiore credibilita’ al nostro operato,al nostro darci “ tanto da fare” ,al nostro sentirci a posto in coscienza solo perché abbiamo compiuto qualche pratica devozionale. Ai laici, ma in primo luogo ai Sacerdoti,Suore,Missionari e Religiosi spetta il compito dell’annuncio, di una evangelica seminagione nel terreno del mondo attuale con la Parola e con l’esempio. Se in questo ci riconosciamo mancanti affidiamoci al Signore e alla preghiera con il proposito di vivere e di concretizzare di più il Vangelo nella cultura del nostro tempo che tutti sappiamo essere una cultura laicista,apatica e indifferente anche se non ostile al soprannaturale: abbiamo fiducia nella Provvidenza di Dio, a noi il dovere di essere suoi collaboratori come dice San Paolo:
Fil 4,13 Tutto posso in colui che mi dà la forza.


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