DON ANTONIO

mercoledì 3 agosto 2011

TERZA DOMENICA DI AVVENTO 1986 FESTA ANCHE DEGLI ALPINI

Oggi è la festa degli alpini,alpini,che vogliono celebrare la stessa fede,la stessa tradizione con un compatto spirito di "corpo",di associazione.
La liturgia si apre con un invito alla gioia:”rallegratevi sempre nel Signore: ve lo ripeto:rallegratevi il Signore è vicino”.Tutta la liturgia di questa terza domenica di Avvento si svolge attorno al messaggio della gioia,quasi una pregustazione della gioia del S.Natale.
Fra una settimana siamo all'antivigilia del Natale. La Parola di Dio è una  parola di incoraggiamento e di consolazione:il Signore è fedele per sempre.

Il profeta Isaia nella prima lettura parla di liberazione e inserisce questo tema nel contesto della deportazione,dell'esilio,della schiavitù del popolo ebreo in Babilonia.A un popolo ormai sfiduciato,stanco e deluso,  il Signore per bocca di Iasia annuncia:”coraggio,non temete:ecco il vostro Dio viene a salvarvi”.
Il popolo ebreo nella liberazione dalla schiavitù babilonese  esperimenta un nuovo esodo con miracoli e segni:” si apriranno gli occhi dei ciechi,si schiuderanno gli orecchi dei sordi e lo zoppo salterà”.Questo grandioso quadro descritto dal profeta Isaia e che si riferisce alla liberazione dalla schiavitù babilonese è anche una parola profetica per noi ,oggi;perchè questo messaggio, quesro annuncio si compirà perfettamente solo in Cristo e nel suo regno messianico: un regno di giustizia, di amore e di pace e  si realizzerà compiutamente nei cieli nuovi e nella terra nuova del Paradiso .

Il Vangelo di Matteo ci ha presentato la figura di Giovanni Battista. Il precursore consapevole della sua prossima morte sotto il regno di  Erode,si interroga con angoscia: Gesù di Nazareth,Gesù è veramente il Messia atteso è  lui che aveva creduto di riconoscere e lo aveva additato ai primi discepoli:” Ecco l'Agnello di Dio, excco colui che toglie i peccati del mondo?” Non si è forse sbagliato?C'erano stati casi di personaggi che si erano annunciati come il Messia promesso dai profeti ed avevano fondato sette e organizzazioni, che poi, però ,in breve tempo scomparvero.
                        Gesù rassicura il Battista e sottolinea che già si è manifestato l'autentico Regno,quello che si rivolge agli oppressi della terra:ciechi che recuperano la vista, storpi che camminano,morti che risuscitano, ai poveri è annunciata la Buona Novella.

In questo tempo liturgico dell'Avvento noi ci stiamo preparando ad accogliere la  venuta del Salvatore della nostra vita. Gesù viene nel Natale per far dono della sua salvezza a quanti si riconoscono ciechi ,storpi,morti,peccatori. Gesù sarà accolto con gioia dalle persone semplici,dai poveri e dagli umili.
E questo oggi come allora  a Betlemme, dove il Messia fu capito e  accolto dai pastori:poveri ,semplici ed emarginati e invece incompreso e rifiutato dagli scribi,dai dottori della Legge,dai sapienti di quel tempo,dai farisei che si ritenevano giusti e perfetti .
Domandiamo al Signore di farci comprendere il messaggio del Natale che è anche il messaggio proprio del cristianesimo: Dio si è fatto uomo, è nato,è venuto sulla terra,uno di noi  proprio per salvare l'uomo,per dare la vita a quanti sono morti nel peccato.

A questo Natale noi dobbiamo prepararci da cristiani oltrepassando quell'alone di  poesia o peggio di consumisnmo e di mercato dei regali che sta sciupando anche questa solennità.
In verità non c'è niente di poetico nel Natale,anzi una certa mistica romantica del Natale contraddice questo mistero:il Natale è Dio infinito che si spoglia della dua gloria,della sua onnipotenza,per farsi uno di noi.

Il nostro cuore trasformato deve aprirsi al mondo nuovo annunciato dalla nascita di Gesù. Come ho detto i primi che accolgono Gesù sono i pastori per inseganre a noi che solo nella povertà e nell'umiltà possiamo incontrare oggi il Messia il Salvatore.
Il mondo nuovo ,il mondo della pace verrà certamente, come è certo che il Signore viene.
Siate  allora pazienti,rinfrancate i vostri cuori,perchè la venuta del Signore è vicina.

Ora un secondo pensiero dettato da questo incontro di alpini. Voi alpini,attraverso il vostro organizzatore avete desiderato la ceolebrazione della Messa secondo le vostre intenzioni.
Se tutti riconosciamo agli alpini grandi meriti storici ed associamo a questo corpo grandi virtù umane,quali la solidarietà e il sacrifico pronto e generoso  per il prossimo specie in certe situazioni di calamità,dobbiamo anche sottolineare i loro grandi valori e gli ideali :la fede,la religione,l'amicizia.
Non si tratta di un caso il  vostro incontrarvi in questa Chiesa di Stoner, in questa piccola comunità di 150 abitanti.  Gli alpini amano la montagna e amano la natura,il creato, amano queste montagne e tutto quello che attiene a questo paesaggio di montagna.  Voi alpini vi siete dedicati  anche ad opere umanitarie e persino ad opere di restauro.
Sottopongo ora alla vostra attenzione  una realtà locale:la chiesa di Godeluna,abbiamo fatto appena in tempo di rifare il tetto, altrimenti con quste nevicate tutto sarebbe crollato.
Questa Chiesettta è stata definita dalla Soprintendenza ai beni ambientali: un gioiello per il grande valore storico,architettonico,e ambientale.

Nessun commento:

Posta un commento