DON ANTONIO

giovedì 11 agosto 2011

OMELIA PER IL MATRIMONIO DI ORIETTA E RANIERO

Una breve  riflessione sulla Parola di Dio, perchè si tratta della celebrazione di un Sacramento,e anche perchè oggi è domenica, giorno del Signore Risorto, per aiutare Orietta e Raniero, ma anche i fedeli presenti a vivere meglio,con fede e cristiana partecipazione questo lieto e commovente momento.Ma non si tratta solo di un gioioso e storico avvenimento ma si tratta di un atto sacro,di un sacramento, di un mistero come dice l'apostolo Paolo, Orietta e Raniero dichiareranno davanti all'altare il loro amore,cioè davnti a Dio,davanti al ministro della Chiesa,ai testimoni e a tutta la comunità cristiana.
                                                           La Chiesa ora pretende che quanti vogliono sposarsi in Chiesa facciano una esplicita e scitta domanda del perchè vogliono il matrimonio in Chiesa,adducendo motivazioni che riguardino  la dignità del sacramento ,Sacramento che interessa la vita,la famiglia,la procreazione  .
Alle domande Oriettta e Raniero hanno scritto coscientemente,con un giuramento che lsi impegnano  per tutta la vita con fedelta,"noi crediamo nel sacro vincolo del matrimonio,nel legame che questo rito conferma."

La sacralità di tale vincolo trova la sua origine e matrice nella parola autorevole di Dio stesso,come leggiamo nelle prime pagine della Sacra Scrittura"l'uomo si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne",parole riconfermate da Gesù come si legge nel capitolo 19 di Matteo:"così non sono più due ma una carne sola".
La Chiesa ha il dovere di essere fedele a queste parole di Dio, ha il dovere di annunciare e di pretendere dagli sposi e non solo come auspicio,l'unità della coppia,l'ndissolubilità del vincolo e la procreazione di nuove creature collaborando con Dio unico creatore e datore di ogni vita.
                                               La liturgia di questa domenica parla del profeta,il profeta deve annunciare la verità:"ascoltino o non ascoltino",il profeta deve gridare la Parola di Dio anche se è mandato a figli testardi e dal cuore indurito, come dice il profeta Ezechile nella prima lettura di questa domenica. Parola vera anche per il nostro tempo nel quale regna il materialismo,quando la filosofia del possedere,quando l'etica del piacere ad ogni costo stanno inquinando le  coscienze e con le coscienze anche la gioia pura ,profonda e tenace dell'intimità coniugale.

Da questo sacramento ,unico sacramento dove il ministro sono proprio gli sposi,verrà ad Orietta e a Raniero tutta la grazia necessaria,tutta la forza interiore e tutto lo Spirito indispensabili per tener fede  alle promesse che tra poco
esprimeranno:promesse di fedeltà nella buona  e nella cattiva sorte,nelle gioie come nelle croci, promessa di indissolubilità anche nei momenti di crisi o di scoraggiamento,promessa di educazione cristina dei figli insegnado loro la  fede che hanno appreso  dai loro genitori,di generazione e procreazione consapevoli che i figli non producono miseria in una famiglia,mentre l'egoistica negazione dei figli o la scientifica determinazione numerica certamente producono  nei coniugi e nella famiglia:tristezza e infelicità,inquietudine e solitudine.

Talmente grande è la dignità di questo atto solenne  che Orietta e Raniero stanno per compiere che San Paolo nella lettera agli Efesini parla del matrimonio in riferimento a Crito e alla Chiesa:Gesù che ama la Chiesa,Gesù che ama a tal punto la Chiesa da dare la sua vita per Lei, così dice San Paolo  devono amarsi coniugi,devono amarsi con un amore di oblatività, di reciproca donazione senza riserve nè condizioni, fino a dare la vita uno  per l'altro.E questo non avviene nei grandi gesti o in un gesto che si compie una volta in vita,ma si rivela nella quotidianità,nella vita di ogni giorno tra momenti alterni di gioia e di dolore.
                                               Di questo ne abbiamo lungamente parlato negli incontri di preaparazione.Faccio a voi Orietta e Raniero l'augurio che troviamo racchiuso nella lettura di San Paolo che si legge oggi in Chiesa"Ti basta la mia grazia,la mia potenza-dice il Signore a Paolo-si manifesta pienamente nella debolezza..quando sono debole è allora che sono forte".Fidatevi Orietta e Raniero della presenza di Dio,della sua bontà, della sua provvidenza:il Signore vi sosterrà nel vostro matrimonio e nella famiglia alla quale oggi date inizio.
C'è chi costruisce la casa sulla sabbia e chi sulla roccia, c'è chi edifica il matrimonio sulle apparenze e sulle incertezze,sui dubbi e sulle paure e chi fonda la propria vita coniugale nel Signore e nel Signore trova forza per superare e dubbi e incertezze e paure.
                                                           Ora continueremo la Santa Messa e la preghiera comunitaria per Orietta e Raniero perchè nell'ascolto della parola di Dio,nella fede e nell'amore reciproco,trovino la gioia di una scelta, e in seguito il conforto dei figli e la serenità di una famiglia in salute fisica e spirituale .Scenda  sul loro matrimonio la benedizione del Signore e la protezione della Beata Vergine Maria.

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