DON ANTONIO

lunedì 24 ottobre 2011

Omelia domenica III di Quaresima anno B

Nel cammino quaresimale di conversione siamo giunti alla terza domenica di quaresima, intitolata abbiamo letto nell’introduzione del foglietto domenicale come la domenica del nuovo tempio. La Parola di Dio di oggi ci invita a riflettere:
1. sul decalogo e la nuova alleanza,
2. sulla Chiesa,intesa non solo come luogo o come altare ma come popolo santo di Dio,
3. sulla parola profetica di Gesù sulla sua risurrezione: “distruggete questo tempio e io in tre giorni lo farò risorgere”. Dobbiamo metterci in ascolto della parola di Dio accogliendola, non dobbiamo aver timore della Parola di Dio specialmente, quando interrogandoci ,ci mostra i nostri peccati o la nostra superficialità o la nostra apatia.

La prima lettura è tratta dall’Esodo,la parola Esodo significa uscita, perché riguarda l’uscita o meglio la liberazione degli ebrei dalla schiavitù d’Egitto,l’Esodo è il secondo libro della Bibbia e riporta il decalogo o i dieci comandamenti che tutti conosciamo e abbiamo anche imparato a memoria negli anni di catechismo.
La parola “decalogo” significa le “10 parole” perchè sono le parole rivelate da Dio a Mosè sul monte Sinai per essere comunicate al popolo ebreo e quindi a tutti gli uominI, quale via maestra indicata da Dio per vivere nel bene e nella giustizia ora e per l’eternità.
Il decalogo fa parte del codice di alleanza tra Dio e il suo popolo.
Dio nella sua bontà e nella sua misericordia ha donato agli ebrei la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto , con mano forte e braccio teso ha liberato il popolo ebreo e lo ha fatto passare attraverso il Mare Rosso e ,come portandolo in braccio, lo ha guidato fino alla terra promessa.
In cambio, come risposta a tanto amore, Dio chiede al suo popolo l’osservanza dei dieci comandamenti,delle parole scritte sulle due tavole della Legge.
“Voi- dice il Signore- entrerete nella terra promessa a condizione che obbediate e mettiate in pratica le leggi e i comandi che vi ho dati”. A noi cristiani Gesù assicura il paradiso, la vita eterna, la pasqua con Lui a condizione che abbiamo fede in Lui e nella sua Parola.

Nel brano del Vangelo si racconta di Gesù che entra nel Tempio di Gerusalemme e scaccia i mercanti e i cambiavalute. Perché Gesù interviene con un gesto simile per un fatto che allora era abbastanza comune. Infatti era una cosa comune, solita : presso il tempio e specialmente nell’atrio del tempio, a motivo dei pellegrinaggi a Gerusalemme in occasione della festa principale,cioè la pasqua, ed anche a motivo dei relativi sacrifici, olocausti ed offerte, ci fossero dei mercanti, avviene anche oggi che troviamo bancarelle presso le grandi chiese e i santuari,quindi c’erano mercanti e cambiavalute. Si faceva del commercio e di conseguenza si commettevano anche delle ingiustizie.

Gesù interviene, scaccia i mercanti e rovescia le bancarelle dicendo:”non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato”.



Perché Gesù compie un simile gesto clamoroso? Gesù vuole dire e insegnare a tutti, quindi anche a noi, la sacralità del Tempio, la sacralità della Chiesa perchè sono luoghi consacrati al culto, luoghi di preghiera, luoghi di unincontro particolare con Dio.Ma noi conoscendo l’evangelista Giovanni che è solito affermare verità profonde sotto e oltre i fatti e gli episodi raccontati, possiamo affermare che Gesù voleva parlare del vero Tempio, Dell’Unico Tempio, il cui velo che lo divideva si romperà da cima a fondo alla morte di Gesù,parlava dell’ unico tempio del suo Corpo: “distruggete questo tempio e in tre giorni io lo farò risorgere”.

Questo è l’annuncio profetico della Pasqua di risurrezione: “distruggete il mio corpo”. Uccidetemi pure e rinchiudetemi in un sepolcro e io dopo tre giorni risorgerò.
Sta per terminare il tempo dei pagani:ovunque si costruivano templi e chiese e capitelli, sta per concludersi il tempo degli ebrei con l’unico e grande tempio di Gerusalemme: “voi adorerete il Padre né sul monte Garizim,luogo di preghiera per i samaritani,per i pagani, né in Gerusalemme,luogo fondamentale di preghiera per gli ebrei, ma adorerete il vero e unico Dio in spirito e verità.
Gesù ora è l’unico Tempio per tutti gli uomini, l’unico altare e l’unico Sacerdote, l’unica via che conduce a Dio, l’unico santuario per incontrarsi con il Padre.

Innanzitutto i 10 comandamenti sono vera parola di Dio per ogni uomo, sono leggi scritte nel cuore e nella coscienza di ogni uomo e sono alla base di tutte le altre leggi che troviamo nella Sacra Scrittura.
Questa legge dei 10 comandamenti o meglio di tutta la Torah,non è stata abolita da Gesù, ma è stata perfezionata e portata a livelli di altissima perfezione specialmente con il discorso della montagna. Gesù dà perfetto compimento a quella legge:ora non basta non uccidere o non rubare o non commettere adulterio, ora bisogna essere puri di cuore per vedere Dio, ora bisogna essere poveri per possedere la beatitudine del paradiso, ora non basta non uccidere o non odiare ma bisogna perdonare con il cuore il fratello che ha o ci ha fatto del male e bisogna amare anche il nemico e non per una legge condizionante ma proviene dall’Amore, non basta non rubare ma bisogna dare la tunica a chi ci porta via il mantello.
Questa parola è una buona notizia per ogni cristiano, per ognuno di noi se vogliamo essere discepoli di Gesù. Siamo noi entrati in questa ottica ? Ci è naturale ed è accolta con fede questa parola di Gesù? Qui c’è argomento per riflettere, per meditare ed anche motivo per una conversione quaresimale.

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