DON ANTONIO

giovedì 13 ottobre 2011

Omelia domenica XX anno B

Fede e amore all’Eucaristia, amore e fede in Gesù presente nel prossimo, ecco i due capisaldi del cristianesimo, perché il cristianesimo vuol dire amore, “amatevi come io ho amato voi”. Ogni volta che avete dato un bicchiere d’acqua a questi miei discepoli , lo avete fatto a me. Nella Santa Comunione si compie un unione sostanziale con Gesù e con fratelli sia quelli che si sono nutriti di Cristo sia quelli che non si accostano alla Comunione, ma che sono sempre creature di Dio,creati a sua immagine e somiglianza, anzi figli stessi di Dio per il Battesimo.

La prima lettura è tratta dal libro dei Proverbi , ci ha raccontato di una mensa, di un banchetto imbandito per tutti. Sempre la Sacra Scrittura e la Chiesa hanno affermato che la Parola di Dio,come l’Eucaristia, è vero alimento, vero nutrimento per lo spirito.
L’uomo non vive solo di pane materiale, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
L’uomo ha bisogno di un cibo spirituale, lo abbiamo sentito domenica scorsa nel racconto del profeta Elia che ,con il pane donato dall’angelo di Dio, cammina per 40 giorni.
Gli ebrei affermano che i Proverbi è un libro opera del sapiente Salomone e riferiscono questo brano alla Legge, così come identificano la Parola di Dio con la Legge,la Torah che conferisce all’uomo una armatura spirituale, dona quella forza interiore che gli permette di vivere in amicizia con Dio.
Successivamente questa Parola potente ed efficace di Dio è stata identificata con la Sapienza incarnata e la sapienza viene descritta come una persona vivente, che viene da Dio per abitare in mezzo agli uomini e porta con sé il dono della vita.
E la vera sapienza è cercare il Signore prima di tutto.”Abbandonate la stoltezza e vivrete” e la stoltezza è il rifiuto di Dio, il non cercare Dio o il negarlo. Dice il salmista:”Lo stolto pensa: :Dio non esiste. Sono corrotti, fanno cose abominevoli, nessuno fa il bene.
Dio dal cielo si china sui figli dell'uomo per vedere se c'è un uomo saggio che cerca Dio”.
Si parla spesso nella Sacra Scrittura dell’uomo stolto:”
Sal 5,6 gli stolti non resistono al tuo sguardo. Tu hai in odio tutti i malfattori,Sal 14,1
Sal 49,11 Vedrai infatti morire i sapienti;periranno insieme lo stolto e l'insensato
e lasceranno ad altri le loro ricchezze.
Il brano del vangelo di oggi, dell’evangelista Giovanni parla del pane di vita, pane che alimenta l’anima, pane che è garanzia di eternità, pane che è segno di incorruttibilità.
Dobbiamo notare che l’evangelista, in tutto il vangelo, nota come il discorso di Gesù non viene compreso dagli ascoltatori ebrei, perché Gesù si pone su un piano spirituale,mentre gli ebrei comprendono le parole per il loro senso evidente e materiale.
Gesù afferma: “io sono il pane disceso dal cielo”.
Gesù si proclama come il pane della vita che è disceso dal cielo. E’ un riferimento alla manna che vuol dire :”cos’è” Man-hu, si domandavo gli ebrei vedendo alla mattina questo cibo bianco. Anche la manna discendeva dal cielo e gli ebrei la raccoglievano, ma era solo un cibo materiale, un cibo che periva.
Gesù è un pane vero, è la sua stessa persona venuta dal cielo, dal Padre come dono per noi.

Eucaristia vuol dire ringraziamento.
Ancora l’Eucaristia si celebra in comunità e l’Eucaristia costruisce la Comunità,la Chiesa edificata sopra la pietra angolare che è Cristo e sopra il Magistero della Chiesa.
S.Paolo nella seconda lettura parla ai cristiani, parla a noi:” vigilate sulla vostra vita, comportandovi non come gli stolti, ma da uomini saggi, profittando del tempo presente, perché i giorni-questi giorni sono cattivi”, non perché i giorni in se siano cattivi ma perché l’uomo è caduto nella stoltezza della vita”Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà?”, i giorni sono cattivi dice S.Paolo perché l’uomo è caduto nella sconsideratezza ,non comprendendo più ciò che giova al suo vero bene,e credendo di trovare felicità e benessere proprio nelle cose materiali, proprio nelle stesse cose materiali adoperate in modo egoistico e come fine a se stesse,sta ricevendo in cambio non felicità, gioia e pace ma inquietudine e insoddisfazione, noia e mal-essere spesso fino alla disperazione.

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