DON ANTONIO

venerdì 28 ottobre 2011

Omelia domenica VI di Pasqua anno B

Oggi la nostra attenzione è rivolta allo Spirito Santo, alla festa prossima dell’Ascensione e poi alla solennità della Pentecoste.
Lo Spirito Santo è il dono del Cristo Risorto :Gesù che è Via ,Verità e Vita non può lasciare soli i suoi discepoli “ sarò con voi, insieme con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo” ;Gesù che è unità con il Padre non può lasciare orfani i suoi discepoli :”non vi lascerò orfani, ritornerò da voi “, Gesù ritornerà nella presenza viva dello Spirito Santo fino alla fine del mondo.
Le letture di oggi riportano una verità per i discepoli allora e per tutti noi oggi . Gesù ha lasciato questa terra solo nella sua visibilità, ma è rimasto vivo e presente realmente in mezzo a noi, un Gesù vivo e presente nella Parola proclamata,vivo e presente nello Spirito Santo ,presente nella Chiesa, vivo e presente nell’Eucaristia.

Nella prima lettura ci parla dello Spirito Santo. La Chiesa appena nata è già missionaria e porta ovunque non un organizzazione,non delle strutture,ma l’annuncio di Gesù che è Risorto e il dono dello Spirito Santo. L’apostolo Pietro diventa annunciatore del Risorto e del suo Spirito. La prima lettura dagli atti degli apostoli ci presenta alcuni punti chiari :
1.l’annuncio da parte dell’apostolo,
2.il messaggio dell’annuncio :”Gesù è il Cristo, il Messia, il Signore,il Salvatore che ha vinto la morte”,
3.Dio che non fa preferenza di persone, anche se ha ha compiuto delle scelte,ha scelto di essere ebreo e di nascere ebreo,ha scelto una donna ebrea come sua Madre. Sopra tutte le verità è rivelazione che Dio vuole la salvezza di tutti gli uomini e per la salvezza di ogni uomo si è incarnato ed ha scelto la morte in redenzione ed è Risorto,
4.lo Spirito Santo non è proprietà di alcuni o dono solo per alcuni, ma spirito di vita per tutti.

Dello Spirito Santo si parla anche nel Vangelo. Gesù salendo al cielo non ci ha abbandonati, non ci ha lasciati in balia di noi stessi o nelle mani di un mondo posto nel maligno, Gesù non poteva abbandonare la sua Chiesa, ma ha voluto rimanere per tutti come l’unica pietra angolare, come l’unico Signore della nostra storia,perché nessuno si sentisse sfiduciato o nella disperazione e nessuno si ritenesse tanto importante e indispensabile per edificare il corpo della Chiesa.
E’ lo Spirito che vivifica, che anima la Chiesa e la sostiene.
Oggi riflettiamo sul messaggio evangelico: Gesù ci assicura e ci garantisce attraverso lo Spirito Santo:
1.che le preghiere vengono ascoltate da Dio sempre. Ci invita a chiedere a domandare: “tutto quello che chiederete al Padre nel mio, nome ve lo conceda”,
2.ci assicura l’Amore. Il comandamento fondamentale, il comando che Gesù ci ha lasciato come testamento nell’ultima cena , nella lavanda dei piedi e nella sua parola e nel suo esempio è “questo vi comando amatevi gli uni gli altri”.
Questo è un comando di Gesù , comando che l’apostolo ed evangelista Giovanni ripete fino al termine della vita: “figlioli miei amiamoci gli uni gli altri”, una parola che il papa attuale sta annunciando ovunque si reca come il suo testamento o come il suo annuncio per un mondo migliore.

Questo vi comando: “amatevi gli uni gli altri..da questo conosceranno che siete i miei discepoli”.
LA PREGHIERA. La preghiera che nasce dal cuore, che si radica nella fede,che alimenta la speranza, è la preghiera fatta in spirito. L’adorazione fatta in spirito e verità perché il Padre cerca tali adoratori. Lo spirito è vita, lo spirito rinnova. Lo spirito trasforma, lo spirito suscita la preghiera anche la preghiera di domanda e la guida. Ma purtroppo alcuni amano le preghiere mnemoniche, le preghiere meccaniche, imparate a memoria, preghiere anche dense di contenuti ma vuote di vitalità e di spontaneità, preghiere magari numerose e monotone, ma mancano del soffio dello spirito per essere ascoltate.

Questa parola del vangelo è una parola fondamentale per noi cristiani credenti :la comunità cristiana, la Chiesa intesa come comunità diocesana o anche parrocchiale è sostenuta e diretta dallo Spirito Santo che guida in primo luogo il Papa e poi i Vescovi e quindi non ha bisogno di altri sostegni umani o di strutture umane, non ha bisogno di altre guide o maestri .

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