DON ANTONIO

martedì 18 ottobre 2011

Omelia domenica XXVII anno B.Una omelia importante sul matrimonio.

Oggi la Parola di Dio ci porta a riflettere sulla vita che è sempre un dono di Dio dal concepimento fino alla morte naturale , sul matrimonio-sacramento istituito da Dio stesso e da Lui voluto, come abbiamo sentito nel racconto della prima lettura tratta dalla Genesi. Si parla della vita nel matrimonio, di quella vita fondata sull’amore reciproco,uomo e donna, su quell’amore di donazione senza condizioni che è dono di Dio e corrispondenza da parte dell’uomo,. L’amore è un dono di Dio, l’amore dono di Dio è pura e sola gratuità. L’uomo non ha inventato l’amore, l’uomo lo scopre nel suo cuore,ma l’uomo però può anche distruggere questo dono dell’amore vero e allora si tramuta,diventa odio.

Solo in questa ottica si comprende anche l’amore fra marito e moglie nel matrimonio, un amore che oltrepassa le leggi, le prescrizioni, i diritti e i doveri, un amore che va oltre i patti e gli statuti, e che si fonda unicamente sull’oblatività, cioè sulla donazione di se all’altro senza condizioni né contropartite.
Nel matrimonio sacramento cristiano non si pongono condizioni, ma ci si accetta reciprocamente uomo e donna così come ci si è incontrati e conosciuti nel tempo del fidanzamento, e anche dopo, ci sia ama vicendevolmente così come si è nel momento attuale e anche come si diventa nel tempo, perché il giuramento di fedeltà e di amore celebrato in Chiesa non muta,non si trasforma con il passare degli anni, ma ha valore per l’eternità.

La prima lettura la troviamo proprio nelle prime pagine della Sacra Scrittura, è il racconto della creazione dell’uomo e della donna per opera di Dio,Dio ha creato uomo e donna vitalmente diversi ma uguali in dignità e creati per formare uniti assieme la famiglia:un concetto questo che supera tutte le concezioni religiose di quel tempo. Sì la donna sembra provenire dall’uomo si legge nella Genesi. Ma l’autore non vuole affermare questa verità, ma affermare piuttosto che entrambi sono della stessa natura umana, entrambi creati ad immagine e a somiglianza del creatore e fatti uno per l’altro, Infatti dice il racconto:”l’uomo impose il nome a tutto il bestiame, ma non trovò un aiuto che gli fosse simile”.

Nel brano evangelico Gesù riprende il discorso della Genesi, affermando con chiarezza:” l’uomo non separi ciò che Dio ha congiunto”. Gli uomini preoccupati dalle difficoltà che provengono dal vivere coniugale, preoccupati di salvaguardare la propria identità o meglio il proprio egoismo, hanno inventato i diritti e doveri matrimoniali.….è mio diritto: se io ti amo anche tu devi corrispondere al mio amore…determinando anche le modalità espressive dell’amore coniugale.
Il vero amore, quello che Gesù ci ha insegnato comporta una fedeltà matrimoniale incondizionata, un accoglimento dell'altro senza riserve o ripensamenti.
Per vivere nella coppia questo amore di totale donazione all’altro è necessaria l’umiltà, è necessaria la semplicità nella verità tutta intera, è necessario liberarci dall’ orgoglio,dalla vanagloria, ma soprattutto rompere le barriere dell’egoismo e del individualistico interesse.

Bisogna inoltre liberarsi dalla mentalità mercantilistica: ogni cosa si compra, tutto ha un prezzo, a un dono deve corrispondere un dono equivalente in valore.
E’ un cammino che prima i fidanzati e poi le coppie devono fare: imparare ad amare l’altro per se stesso, per come è, non per come è stato o per come vorrei che fosse, Quanti conflitti nelle famiglie tra coniugi proprio perché ci si attende dall’altro quello che non è, non può essere e non può dare; quante situazioni conflittuali perché non si vuole nel partner quei difetti o quelle abitudini o quel carattere. E inoltre quante incomprensioni tra genitori e figli ,ma sempre per lo stesso motivo:i genitori che si aspettano dai figli determinati risultati, certi comportamenti e dall’altra i figli che vorrebbero genitori diversi e più vicini alla loro mentalità

Eppure Dio ci ha insegnato con la parola e l’esempio un amore senza condizioni o limiti, Lui ci ha amati così come eravamo e siamo: peccatori e per noi peccatori Cristo è morto in croce.
Dovremmo oggi riflettere sul matrimonio, sulla vita familiare, e anche sul tema del divorzio , dell’infedeltà e dell’adulterio, e anche e specialmente sulle separazioni di fatto, si vive assieme come coniugi senza alcuna forma regolarizzata o istituzionale o in municipio o in Chiesa,si vive da marito e moglie liberamente senza vincoli e statuti e in questa libertà fondano una propria famiglia. In queste unioni coniugali di fatto si vive praticamente separati cioè nella stessa casa , vicini ai figli ma praticamente sempre con la possibilità di una divisione completa nel tempo.

In questa società consumistica, nella cultura pagana che ormai si è fatta strada in tante famiglie e sta sostituendo fede e religione, e al posto di autorità, di etica e morale è subentrato il dio della libertà cioè il fare quello che si vuole,cioè “ fai quello che ti piace, quello che reclamano i sensi e questo è buono”, in questa società la parola amore risuona spesso e ovunque, dai romanzi alle canzoni, fino al cuore della famiglia, e al tempo stesso convive con altre parole (fatti) infedeltà,divorzio, violenza, quasi che l’amore vero fosse soggetto all’usura del tempo o fosse una variabile dipendente da circostanze e umori e interpretabile a seconda dei momenti delle persone.

L’amore vero non ha ipocrisie, non ha scadenze di tempo, non si misura , l’amore oltrepassa sempre le aspettative dell’amato, l’amore non ha confini né fine, l’amore vero sopporta anche l’insulto e perdona l’infedeltà, l’amore che si chiede ai coniugi cristiani oggi specialmente è l’amore di chi sa dare la sua propria vita per altro. Ci sono mamme che danno la vita per i figli, tante sante mamme non possessive dei figli perché sanno che i figli sono solo di Dio,che accettano la morte pur di salvare un figlio, così di devono essere mogli pronte a questo anche per il marito e viceversa.

I modi di dire indicano anche i costumi di un tempo: una volta si dice: io amo una persona, ora si dice io sto bene con quella persona. Provate e riflettere su questa frase e capirete anche per quale strada sta camminando la vita matrimoniale.

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