DON ANTONIO

lunedì 8 agosto 2011

OMELIA DOMENICA X ANNO B TEMPO ORDINARIO

La liturgia della parola ci  propone due pensieri:
1.la storia dell’uomo è iniziata con il peccato di Adamo ed Eva, cioè il peccato dell’umanità:peccato di disobbedienza e di orgoglio,
2.la vittoria sicura sul maligno che Cristo, stirpe della donna della quale si parla nel libro della Genesi, l’ha ottenuta con la sua morte  e risurrezione, come ci suggerisce il vangelo di oggi.

Le tre letture sono un annuncio fondamentale per la nostra fede e per la nostra speranza.Nella prima lettura della Genesi si preannuncia la liberazione dal peccato e dal male per  opera di Dio, atrtraverso la collaborazione di una Donna che darà alla luce il Salvatore.
In questa lettura troviamo la ripsota  a tanti nostri interrogativi, a tante contraddizioni e domande: chi  schiaccia la testa al serpente, al maligno, chi sconfigge le tenebre della morte e del peccato è Gesù   figlio di Maria,è Gesù  Crocifisso e Risorto che assicura anche a noi la vittoria sul male e sulla morte e il ritorno  al paradiso,e  ad una vita futura  con lui per sempre.

Gesù annuncia  due verità che sono verita’ anche per noi:
1.la divisione causa la rovina,
2. esiste una parentela che oltrepassa la parentela di sangue, una parentela spirituale.

La parola della Liturgia oggi risponde ad alcune domande sempre  inquietanti e sempre assillanti per l’uomo:
1.il maligno o satana  l’avversario, il male personificato, l’origine del male di ogni uomo e del male tutt’ora presente nella storia esiste realmente e non è una fantasia o una costruzione dell’intelletto umano. L’inizio della Bibbia nella pagina che è stata letta ci ha indicato  satana che riesce  a  sedurre l’umanità e nell’ultimo libro , nell’Apocalisse si parla di un demonio operante nella storia, sempre, fino al ritorno di Cristo. Di questo se ne parla anche nei vangeli e più volte: Gesù scaccia il demonio da molti posseduti da questo spirito del male, Gesù è tentato lui stesso dal demonio, e così anche nei documenti della Chiesa troviamo ovunque affermazioni sulla sua esistenza e sul suo potere del demonio, pensiamo alla recente allocuzione di Paolo VI.
E ogni volta che recitiamo il padre nostro: diciamo: “liberaci dal maligno”.

Perché alcuni  non riescono a trovare la felicità, perché non la ?
Una risposta ci viene dalle prime pagine della Bibbia, dal racconto della Genesi come abbiamo ascoltato nella prima lettura: l’uomo fin dalle sue origini è caduto nelle maglie del peccato, adescato da un angelo caduto, , tentato e imbrogliato dal maligno è stato imbrigliato nella triste e tremenda realtà del male, un male radicale, cioè una rottura radicale con  Dio e così allontanato da Dio,Sommo bene, eterna e unica felicità, fonte della vita, si è ritrovato fuori del paradiso  terrestre, nudo e privo della amicizia con Dio, è precipitato nell’abisso del dolore, dell’egoismo e della morte,rinchiuso e prigioniero di una totale infelicità, senza vie di uscita e senza possibilità e speranza di una liberazione.
La parola di speranza ci viene dal protovangelo: l’annuncio che il Messia
sconfiggera’ per sempre il demonio e la il serpente antico, o la bestia di cui si parla nell’apocalisse  questi  saranno gettati nello stagno di fuoco perenne cioè l’inferno: un momento dell’eternita’ del quale si parla poco oggi . E’ la vittoria finale del Sommo Bene di Dio.
Un’altra riflessione:
i legami carnali e di sangue sono oltrepassati dai legami nella stessa fede, nello stesso compiere e fare la volontà di Dio.
Restiamo meravigliati e perplessi che Gesù, il quale ben conosceva il 4 comandamento, dica: chi è mia madre e chi sono i miei fratelli? La risposta la da Gesù stesso:chi compie la volontà di Dio  costui è mio fratello e sorella e madre.

Profonda ed eterna la parentela nella fede:
1.    Veri figli di Dio:”a quanti l’hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio; a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne,né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati “
2.     2: veri fratelli fra noi non solo perché rigenerati nel battesimo, ma  anche perché sostenuti in vita e in grazia santificante dalla Comunione Eucaristica
Quindi noi siamo veri fratelli,non in apparenza,ma in verita’,pensiamo: ci accostiamo alla Santa Comunione riceviamo lo stesso Gesù,siamo comunita’ che prega che si scambia segni di pace e poi nel concreto diamo testimonianza di questa unita’?
Una piccola statua della Madonna nella Casa Canonica di Stoner

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