DON ANTONIO

sabato 5 novembre 2011

Omelia per le esequie di Frison Clorinda

Ci ritroviamo qui raccolti ad appena 10 giorni dalle esequie di Luigia Maria per le esequie e il suffragio della sorella Clorinda,ritornata a Dio improvvisamente,senza passare per il Calvario di una lunga malattia. Il nostro cristiano saluto è oggi per la nostra sorella Clorinda che, ha lasciato per sempre questa terra ,che ora lascia definitivamente anche questo chiesa,che per tutta la sua esistenza,fino a qualche mese fa, ha frequentato quasi giornalmente estate e inverno. Due i luoghi ,due le visite, due le mete privilegiate del suo tempo: la chiesa e il camposanto.
Siamo qui raccolti in preghiera per la nostra sorella ,per una preghiera comune al Signore della vita ,in suffragio della sua anima, siamo qui raccolti per un gesto di pietà e di carità verso una persona conosciuta, da tutti stimata e ben voluta.
Non posso in questa omelia non sottolineare quel suo vivere in semplicità, il suo amore per la Chiesa, e per tutte le funzioni religiose dalla S.Messa giornaliera alla fedeltà ai Sacramenti della Confessione e Comunione:Sacramenti che desiderò anche negli ultimi giorni. Amore per il Signore, amore per sua chiesa e una venerazione anche per i sacerdoti, spesso e con gioia ricordava il parroco don Angelo, come pure ricordava volentieri il suo servizio di assistenza a don Graziano.

Clorinda:una persona della quale preferiamo ,ora e qui ,sottolineare la virtù di una fede incrollabile,fedele a quanto aveva appreso fin dalla fanciullezza, fedele alle tradizioni, certamente è stata un segno per le nuove generazioni e per i nostri tempi, per i cristiani di oggi che, mancando di solidi radici nella fede e troppo invece invischiati nella cultura pagana del vivere, non sono un ideale che affascina ed attira.

Nell’ultimo periodo ha voluto ricevere in casa la Comunione ogni primo venerdì del mese, ed anche in tante feste solenni e domeniche si nutriva del Pane, Corpo del Signore, pegno e garanzia di immortalità, viatico nel pellegrinaggio terreno.

La Parola di Dio ci esorta a riflettere e a pensare almeno in queste occasioni all’oltre della vita terrena, al dopo del presente e del contingente, alla dimora eterna come dice l’apostolo:”Sappiamo infatti che quando verrà disfatto questo corpo, nostra abitazione sulla terra, riceveremo un'abitazione da Dio, una dimora eterna, una casa non costruita da mani di uomo, nei cieli!. Lassù dove tanti nostri fratelli amici e conoscenti più o meno giovani e ora anche la nostra sorella Clorinda, ci attendono , in quell’eternità dove non possono esistere il dolore e la precarietà,la croce e la morte,perché Dio sarà tutto in tutti.

Clorinda ha avuto la fede dei semplici,dei poveri di Dio,degli anawim come li chiama la Bibbia,ha sempre vissuto nella speranza dei giusti,effondeva la serenità e il sorriso di chi ha la coscienza pura.
Circondata dalle premure dei familiari e dall’interessamento di molta gente, Clorinda ci ha lasciato, ora lascia al paese e a tutta la parrocchia il ricordo una persona specchio vero del passato, dei valori autentici di un altro tempo e di altra gente ,gente dalla fede forte e coerente, gente serena e cordiale.

Faccciamo cosa giusta ricordare e pregare, siamo qui raccolti proprio per darle il nostro saluto cristiano, ma ancor più giusto è cogliere e vivere il messaggio umano e cristiano che Clorinda ci ha lasciato.
Una morte nel Signore e una testimonianza di fede nella vita per tutti,proprio come si legge nel libro di Giobbe:”poi Giobbe morì, vecchio e sazio di giorni”.

Noi continuiamo a pregare per lei in questa Eucaristia perché Clorinda interceda per noi, preghi il Signore della Vita e della luce perché rischiari le tenebre della nostra incredulità, doni fede nella vita eterna a quanti anche cristiani, guardando questa bara, dicono : una donna buona e semplice, una donna di chiesa,ma anche per Lei ora tutto è finito, ci aiuti il Signore tutti a superare l’egoismo perché è come un tarlo che sta corrodendo i cuori e il cuore delle famiglie,ci aiuti a vivere in comunità senza quei rancori e quelle rivalità che favoriscono il degrado del paese , alla frantumazione dell’armonia familiare ed anche alla scomparsa o alla fine di una com-unità parrocchiale.
Clorinda, pur con i difetti che tutti noi abbiamo ,ma che solo Dio conosce tutti e bene, sia un esempio e uno stimolo per la nostra poca fede e per la nostra saltuaria e occasionale pratica religiosa,voglia pregare per tutti noi,per i suoi familiari e per questa chiesa,una Chiesa che Lei tanto ha amato.

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