DON ANTONIO

martedì 20 settembre 2011

OMELIA DOMENICA XXII ANNO A

Come sempre la Parola di Dio ci propone un messaggio che si scontra con le aspettative dell’uomo e con le proposte del mondo che ci attornia. E’ un messaggio che ci interroga tutti e nessuno può lasciare indifferente, perché riguarda il nucleo della nostra fede,perché è una buona notizia, e poi una verità da vivere e da annunciare.
Il cristiano ha una certezza : tutti i fallimenti, tutte le sconfitte, anzi proprio attraverso i fallimenti e le sconfitte , proprio attraverso le croci e la sofferenze giunge alla gloria della risurrezione.
Questa verità è il messaggio della prima lettura e anche del vangelo. Il profeta Geremia presenta la sua situazione, la sua sofferenza.
Geremia è l’ immagine del Servo di JHWH che soffre,Geremia è un profeta osteggiato dai suoi contemporanei, tradito dai falsi profeti e amici, costretto alla fuga e perseguitato e gettato poi in una cisterna, come Giuseppe ebreo. Geremia profeta maledetto dai suoi contemporanei perché annuncia la verità, perché rivela senza sfumature la parola di Dio, annuncia al popolo l’esilio , la distruzione imminente e la deportazione. Geremia nella sofferenza grida al Signore, vorrebbe sfuggire alla situazione di sofferenza, vorrebbe non pensare né parlare del progetto di Dio, ma non è capace perché il Signore l’ha sedotto,la sua parola è come un fuoco e gli da forza l

E’ lo stesso annuncio profetico che abbiamo ascoltato nel vangelo. Gesù dice apertamente agli apostoli che deve andare a Gerusalemme e là soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e da parte degli scribi e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno. E’ a questo punto che Pietro protesta. E pensare che poco prima Gesù aveva fondato la sua Chiesa sulla fede di Pietro (abbiamo meditato domenica scorsa), e pensare che poco prima Pietro aveva riconosciuto in Gesù il Messia atteso, il Cristo, il consacrato di Dio. Pietro protesta e dice “Dio te ne scampi, questo non ti accadrà mai”, Pietro è l’uomo normale che inciampa nella fede di fronte alla realtà della croce,della sofferenza,della passione, del tradimento e della crocifissione.
Pietro prontamente riconosce l’identità di Gesù, ma è ancora lontano dall’aver rinunciato all’umana prospettiva del successo, della potenza e della gloria umana.

A questo punto Gesù si volta e dice a Pietro ,dice al cristiano mediocre : “lontano da me, sei un satana”, cioè un avversario, la parola satana vuol dire avversario, nemico perché non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini. A questo punto Gesù indica con chiarezza, senza possibilità di scappatoie o semplificazioni la via, la strada del come vivere la fede cristiana.
“Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”.
Perchè se qualcuno, fosse anche un cristiano, pensasse diversamente, sarebbe dalla parte del demonio, di satana.
Umanamente la croce ci appare come il contrario delle attese umane , la croce è il simbolo della sconfitta per l’uomo comune, per la logica umana la croce è l’assurdità della vita , davanti al dolore di un crocifisso non ci sono spiegazioni, non ci sono ragionamenti che tengono, non ci sono soluzioni, perché la croce è e resterà la sconfitta della vita, il vuoto dell’esistenza, il silenzio di Dio. Anche il Figlio di Dio, Gesù di Nazareth sulla croce grida l’abbandono da parte del Padre,però nell’amore accetta la sua volontà.

Noi umanamente facciamo fatica ad accettare questa verità che si arriva alla Risurrezione solo Noi naturalmente tendiamo al successo umano , allo star bene, al non soffrire, e quindi tutto quello che rappresenta dolore, croce, fallimento, perdita, sono realtà non accettabili supinamente se non nella logica di un Amore Infinito e possono condurre alcuni alla disperazione, qualcuno anche la suicidio e tanti anche a dubitare dell’esistenza e della bontà di Dio.
L’uomo confuso e stordito dalla mentalità odierna è attaccato al materiale, tutti fissiamo ben solide le radici sulla terra, l’uomo di per se stesso aspira al successo, tende al godimento ad ogni costo, tende ad allontanare o ad assopire ogni forma o parvenza di dolore e di sofferenza ,si cercano alienazioni tali da lenire il dolore. L’uomo di per sé non accetta di essere limitato nel suo essere e nel suo esistere, e quindi vede nelle malattie, nelle calamità, nelle disgrazie, nella morte delle realtà assurde,l’uomo ,oggi più che una volta,non sopporta e non accetta la sua finitudine,il suo limite esistenziale.

Si possono incontrare oggi alcuni cristiani solo di nome o praticanti solo per tradizione, ma senza una vitale speranza che la croce è gloriosa, che la croce porta alla vita e quindi vivono assetati di materialità, bramosi e avidi di cose, vivono in una continua ed affannosa ricerca di piacere e dell’appagamento ,frutto questo della cultura del consumismo. E’ stata bandita la parola “sacrificio”,”mortificazione”,sono stati eliminati o ridimensionati tutti gli ideali che richiedevano sacrifici e rinuncie, ma la sofferenza è rimasta più che mai presente nella storia dell’uomo.

Gesù, lo abbiamo sentito nel vangelo, distrugge le nostre illusioni :”quale vantaggio avrà l’uomo se guadagnerà il mondo intero e poi perderà la sua anima ?”. Una frase di Gesù, una verità per smantellare un cristianesimo senza la croce, una fede di cristiani senza il venerdì santo, una vita senza la rinuncia e il sacrifico, un benessere senza speranza di risurrezione. “Accumulatevi tesori cielo, dove ne ruggine e dove nessuna avversità o disgrazia possono far venir meno.
Perché là dov’è il tuo tesoro è anche il tuo cuore”.
Nonostante questa visione negativa della storia attuale ci sono vari fermenti per un rilancio del cristianesimo nella cultura e nella filosofia moderne,lo indica molto bene il papa nei suoi discorsi, ci sono movimenti che cercano di ritrovare il cristianesimo delle origini,che cercano una rinnovata fedeltà a Gesù e al Vangelo,ovunque fioriscono gruppi di preghiera,di ascolto della Parola di Dio,gruppi dedicati alla devozione alla Madonna. Invochiamo Maria per la nuova evangelizzazione,perché interceda presso il Figlio dicendo:”non hanno più vino,i cristiani oggi stanno perdendo credibilità,hanno bisogno di maggiore coraggio e forza che viene dallo Spirito Santo. E’ possibile un recupero delle verità soprannaturali,un recupero di testimonianza e di credibilità perché anche l’uomo moderno,nel suo intimo,ha bisogno di annunci di verità eterne,ha bisogno di esempi di autentico amore a Cristo e ai fratelli per dare un senso al vivere ,al lavorare e al soffrire.

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