DON ANTONIO

martedì 27 settembre 2011

2.MARIA MADRE DELLA SPERANZA NEI DOCUMENTI DEL MAGISTERO di Boguslaw Kochaniewicz OP

La Beata Vergine ci fa ricordare che solamente coloro che hanno messo la loro
speranza nel Signore, sono stati innalzati, arricchiti con doni; hanno potuto
sperimentare la sua bontà, la sua provvidenza. Invece le speranze dei ricchi risultano
per loro un fallimento.
4. Speranza di Maria a Cana di Galilea
Una bella espressione della speranza da parte della Madre di Gesù la possiamo
trovare nel racconto giovanneo delle nozze di Cana. I suoi occhi vigilanti hanno
scoperto la mancanza di vino. Ella, con la speranza nel cuore si rivolge al suo Figlio:
“Non hanno più vino”. Nonostante la risposta di Cristo “Non è ancora giunta la mia
ora”, la Madre esprime la speranza, quando si rivolge ai servi: «Fate quello che Egli
vi dirà». Con queste parole Maria invita i servi di porre la loro speranza nel suo
Figlio. I servi, realizzano le parole del suo Figlio: “riempite d’acqua le giare” e
nonostante che non sanno che succederà fra poco, sperano che la loro azione verrà
portata a buon fine. Così la loro speranza viene premiata. Cristo, grazie alla richiesta
di sua Madre, trasforma la disperazione in speranza, la carenza in abbondanza. Tutto
ciò succede grazie alla speranza di Maria. Ella educa i discepoli di Cristo di porre la
speranza nel suo Figlio, di realizzare tutto questo che Lui dice. La Madre di Cristo ci
educa alla speranza.
5. Speranza di Maria e il mistero pasquale di Cristo
La pienezza di grazia di Maria, e in modo particolare le virtù teologali si sono
manifestati in modo straordinario sul Calvario. Rimanendo ai piedi della Croce era
unita alla passione del Figlio per mezzo della fede, speranza e carità. Come afferma
la Costituzione dogmatica Lumen gentium, Maria, soffrendo col Figlio suo morente
in croce, cooperò in modo tutto speciale all’opera del Salvatore con l’obbedienza, la
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fede, la speranza e l’ardente carità, per restaurare la vita soprannaturale delle
anime10.
E’ necessario notare che la Mater dolorosa, nonostante lo scandalo della croce,
non aveva perso la fede nel suo Figlio e insieme con essa la speranza. Mentre i
discepoli, scandalizzati della morte del loro Maestro, avevano espresso la loro
disperazione, abbandonandolo; invece la Madre di Cristo unica, rimanendo nella
fede, sperava che la morte del Figlio non era fine di tutto, ma un vero e proprio inizio
della realtà nuova. Ella guardando il suo Figlio morente sulla Croce, aveva creduto
contro ogni speranza (Rom 4,18). La speranza di Maria era indirizzata verso il futuro,
verso il compimento degli annunzi di Cristo, che il Messia dovrà soffrire e il terzo
giorno risusciterà (Lc 24, 46). La grandezza della sua speranza la possiamo ammirare
paragonandola alla tristezza e alla delusione dei discepoli che camminando verso
Emmaus, avevano confessato: noi speravamo, che fosse Lui a liberare Israele (Lc 24,
21). La Madre di Cristo nonostante il dramma del Calvario conservava la sua fede e
la sua speranza, ci introduce al mistero pasquale, insegnandoci a riconoscere nelle
proprie difficoltà e sofferenze, la Croce di Cristo; ci insegna ad aspettare con
speranza il giorno in cui i discepoli parteciperanno alla pienezza dei beni promessi da
Cristo stesso. La Vergine assunta in cielo diventa per noi un segno di sicura speranza.
In essa si realizzano tutte le promesse di Cristo. Essa è la prima tra i redenti, alla
quale Cristo ha concesso la partecipazione alla sua vittoria pasquale: nel corpo e
nell’anima.
Così, Maria Assunta diventa per la Chiesa un segno di sicura speranza Perciò i fedeli
contemplando la Madonna, la quale partecipa alla gloria del suo Figlio, rafforzano la
loro speranza che un giorno parteciperanno alla stessa gloria. Maria Assunta diventa
per la Chiesa una anticipazione della glorificazione futura, inizio della partecipazione
alla gloria di Cristo, del quale il termine sarà l’universale risurrezione dei morti. In
Maria e con Maria, una piccola parte del mondo ha raggiunto la sua pienezza. La sua
gloria è la garanzia e il segno della nostra. Il passaggio da questo mondo e la
10 LG 61.
10
glorificazione corporea di Maria, Madre di Dio, segna in modo anticipato, il futuro
della nostra vita, sottomessa ancora al potere della potenza di Dio futura su di noi.
Maria già partecipa alla gloria della risurrezione. Essa ci indica la realizzazione di
questo che per noi, è ancora una promessa: la trasfigurazione del nostro corpo e della
nostra anima. In questo modo in Maria, glorificata con la gloria di Cristo risorto, Dio
voleva dare a noi un pegno di futura gloria, la quale ha preparato per la sua Chiesa.
Maria è sintesi del futuro della Chiesa.
6. La speranza e i titoli mariani
La riflessione sulla santità di Maria aveva condotto alcuni teologi a rilevare le
virtù teologali. San Efrem Siro, sembra di essere il primo che abbia chiamato la Beata
Vergine Sicurissima e Santissima Speranza. Antioco di Ptolemaida invocava la Beata
Vergine Portatrice della speranza, invece Romano Melode e san Giovanni di
Tessalonica la riconoscevano come speranza dei tuoi servi.
La virtù della speranza appare anche nelle preghiere e negli inni medievali
indirizzati alla Beata Vergine. Pietro Abelardo confessa che la Madre di Cristo è
dopo Dio- unica nostra speranza, invece Stefano Langton, confessa che Maria è la
Speranza della nostra salvezza.
Le preghiere dei cristiani sottolineano che Maria non è solo speranza delle
singole persone (Maria mia speranza, Maria nostra speranza), ma speranza di tutta
l’umanità (Spes humani generis). Ella stende la sua materna protezione su tutti ma in
modo particolare sui poveri, sugli oppressi, sui disperati. Viene invocata come spes
omnium miserorum e spes desperantium11. Inoltre alcuni titoli evidenziano che
l’influsso di Maria sui cristiani si esprime anche nell’aumentare la virtù della
speranza. Perciò i cristiani la salutano come Portatrice di Speranza (spei apportatrix),
speranza nostra spirituale – (spiritualis nostra spes). Tra questi titoli emerge uno, che
è oggetto della nostra riflessione: Maria, madre della speranza.
11 Titoli mariani provengono dalla raccolta di preghiere medievali pubblicata da H. Barré.
11
7. Madre della speranza- storia del titolo
Questo titolo ha le sue origini bibliche. Il libro di Siracide, nella versione della
Vulgata contiene le parole seguenti: Ego mater pulchrae dilectionis et timoris et
agnitionis et sanctae spei (Sir 24,24). Queste parole sono state attribuite alla Vergine
Maria. Così il titolo Mater spei appare nella Orazione di sant’Anselmo di Cantenbury
e nel Piccolo officio della Beata Vergine Maria (Officium parvum B.M.V). Inoltre lo
stesso titolo appare nell’inno Salve, mater misericordiae:
Salve, mater misericordiae,
Mater spei et mater veniae,
Mater Dei et mater gratiae,
Mater plena sanctae letitae,
O Maria.
Lo stesso titolo mariano è presente nei documenti dei sommi pontefici: Paolo
VI e Giovanni Paolo II. Il primo di essi in un discorso aveva detto: “Vi sono sintomi
di inquietudine in varie regioni che ci tengono tanto preoccupati. Ma la speranza,
oggi, più che mai, dominerà nei nostri animi proprio perché abbiamo Maria nel
Cielo. A Lei raccomandiamo tutte le nostre necessità, i nostri desideri, le nostre
pene: diremo a Lei Mater bonae spei, che ci aiuti e ci assista sempre”.
Il titolo Madre della speranza esprime due significati: quello morale e quello
cristologico. Esso indica che la Beata Vergine è speranza per tutti coloro che si
rivolgono a Lei, chiedendo la sua materna intercessione presso il Cristo. Il secondo
significato del titolo sottolinea la divina maternità di Maria. Ella è la Madre della
speranza perché ha partorito Colui che è la nostra Speranza – Cristo Gesù. Se dunque,
Cristo è la nostra Speranza, allora Colei che lo ha dato alla luce è Madre della
speranza.
12
8. Il senso teologico del titolo
a) L’amore materno della Madre – fonte della speranza per i discepoli di Cristo
Giovanni Paolo II nell’enciclica Redemptoris Mater nota che è essenziale della
maternità il fatto di riferirsi alla persona. Essa determina sempre un’unica ed
irripetibile relazione fra due persone: della madre col figlio e del figlio con la
madre12.
La Madre, esprimendo il suo amore verso ogni suo figlio, ha cura di lui, lo
accompagna nel cammino di fede, nella sua crescita spirituale.
È proprio alla Madre si rivolge ogni figlio per condividere con Lei i suoi successi,
le incertezze, i suoi problemi e le difficoltà. Un figlio attinge dalla madre la speranza,
per poter superare le difficoltà e trovare una giusta soluzione, nelle situazioni, in cui
dominano disperazione e paura.
Una bella testimonianza ci è stata lasciata da Giovanni Paolo II, il quale nel suo
libro Varcare le soglie della speranza aveva confessato:
Quando il 22 ottobre 1978 assunsi l’eredità del ministero di Pietro , senza dubbio
avevo profondamente impresa nella memoria, prima di tutto, questa esperienza
mariana nella mia terra polacca. Non abbiate paura!- diceva Cristo agli Apostoli e
alle donne dopo al Risurrezione. Dai testi evangelici non risulta che destinataria
della raccomandazione sia stata la Madonna. Forte nella sua fede, Ella non ebbe
paura. Il modo in cui Maria partecipa alla vittoria di Cristo io l’ho conosciuto
innanzitutto dall’esperienza della mia nazione. Dalla bocca del cardinale St.
Wyszynski sapevo anche che il suo predecessore, il cardinale Augusto Hlond,
morendo, aveva pronunciato queste significative parole: “La vittoria, se verrà, verrà
per mezzo di Maria”. (…) Mentre entravo nei problemi della chiesa universale, con
l’elezione a Papa, portavo con me simile convinzione che, cioè, anche in questa
dimensione universale, la vittoria verrà, sarà riportata da Maria. Cristo vincerà per
12 Giovanni Paolo II, Redemptoris Mater, 45.
13
mezzo di Lei perché Egli vuole che le vittorie della Chiesa nel mondo contemporaneo
e in quello futuro siano unite a Lei.
b) Maria insegnante della speranza cristiana
La Madre di Cristo insegna alla comunità dei cristiani, di guardare al futuro con la
fiducia posta in Dio. La sua esperienza, approfondita nel mistero pasquale di Cristo,
diventa fonte di speranza sia per tutta la comunità cristiana, sia per ogni uomo. Come
afferma Giovanni Paolo II, la Beata Vergine, sperimentando la vittoria di Cristo sopra
le potenze della morte, (…) adesso concede ai cristiani una nuova capacità di
aspettare il futuro di Dio e di affidarsi alle promesse di Cristo. All’uomo
contemporaneo, Maria offre una visione chiara (…) la vittoria della speranza
sull’inquietudine, la vittoria della comunità sulla solitudine, della pace sulle guerre,
della gioia e bellezza sulla noia (…) della vita sulla morte.
Tra i diversi pericoli, che sono pericolosi per i discepoli di Cristo, la Madre della
Speranza insegna di evitare il fatalismo di una passiva rinuncia. Ella insegna come
guardare verso il futuro con una convinzione che Dio stesso ci viene incontro. Maria
insegna una fiduciosa attesa nelle situazioni difficili, il non lasciarsi prendere dal
panico, dalla disperazione e della sfiducia. Maria è dunque per tutti i cristiani una
persona che rischiara la condizione dell’uomo e lo invita ad un fiducioso affidamento
a Dio e all’affidarsi al suo infinito amore13.
c) Maria – segno di sicura speranza per l’umanità
Si deve ricordare che i cristiani nel loro pellegrinaggio di fede, cercando di
raggiungere il porto di salvezza, sperimentano la propria debolezza, una drammatica
divisione dentro di loro, definita da Paolo Apostolo: infatti io non compio il bene che
voglio, ma il male che non voglio (Rm 7,19). Perciò invocano Maria come speranza
13 Giovanni Paolo II, Lettera ai partecipanti del Simposio dedicato alla Redemptoris Mater.
14
dei peccatori, riconoscono che Ella è dopo Dio unica speranza. Rivolgono le loro
preghiere a questa Madre tenerissima, la quale non abbandona mai i suoi figli, ma
intercede ed implora la grazia: la grazia della conversione e del ritorno alla
comunione con Cristo di tutti i suoi figli. Perciò i cristiani si rivolgono a Maria
sperando nella loro risurrezione spirituale.
Giovanni Paolo II, nel sermone predicato nel santuario di Jasna Gora, ha riletto
questo titolo alla luce del mistero pasquale. Tra tutti gli avvenimenti storici, quelli
eccellenti e quelli difficili, rimane a Jasna Gora la Madre di Cristo crocifisso e
Risorto, come segno della nostra speranza, come il segno della risurrezione
spirituale, alla quale l’uomo viene chiamato nel mistero di Cristo Risorto e al quale
sono chiamate le società e i popoli14. Maria diventa segno della risurrezione
spirituale, alla quale l’uomo è stato chiamato. Questa verità è stata espressa da san
Germano di Costantinopoli con le parole seguenti:
Mia Signora, solo Tu sei la mia consolazione offerta a me da Dio, la guida del
mio pellegrinaggio, la forza della mia debolezza, la ricchezza della mia povertà, la
guarigione delle mie ferite, la consolazione del mio dolore, la liberazione dalle mie
catene, la speranza della mia salvezza. Ascolta le mie preghiere, abbi misericordia,
Tu, che si mia regina, rifugio, vita, aiuto, speranza e forza.
Dalle parole che appena abbiamo sentito risulta che l’incontro con la Madonna,
rinvigorisce, consola e riempie di gioia. Perciò, colui che vive la speranza è ottimista,
guarda il futuro con calma e con la pace. Come aveva detto Giovanni Paolo II durante
la sua visita a Torino:
La pienezza della gioia e della consolazione scorre da tutto il mistero pasquale
per il fatto che il Cristo crocifisso è morto per noi, è poi risuscitato e ha vinto la
morte come aveva predetto, e tale pienezza si trova particolarmente nel cuore di
Maria, ed è così sovrabbondante da diventare la fonte della consolazione per tutti
coloro che a lei si rivolgono.
14 Giovanni Paolo II, Discorso tenuto a Jasna Gora, 3.05.1981.
15
Si tratta di una consolazione nel più profondo significato della parola: essa
restituisce la forza allo spirito umano, illumina, conforta e rafforza la fede e la
trasforma in fiducioso abbandono alla provvidenza e in letizia spirituale.(…) Maria
santissima continua ad essere l’amorevole consolatrice nei tanti dolori fisici e morali
che affliggono e tormentano l’umanità. (…) Maria è nostra madre spirituale, e la
madre comprende sempre i propri figli e li consola nei loro affanni. Ella poi ha avuto
da Gesù sulla Croce quella specifica missione di amarci, e solo e sempre amarci per
salvarci! Maria ci consola soprattutto additandoci il Crocifisso e il paradiso!15
9. Madre della speranza e segno della certa speranza
Come abbiamo potuto notare la Beata Vergine è considerata dalla comunità dei
cristiani segno di sicura speranza. La nostra conclusione conferma il Concilio
Vaticano II che la Madre di Gesù sulla terra brilla come un segno di sicura
speranza e di consolazione per il popolo di Dio in cammino fino a quando non verrà
il giorno del Signore16. La stessa idea è stata riassunta da Giovanni Paolo II che
nell’enciclica Evangelium vitae, aveva notato che come popolo pellegrinante, popolo
della vita e per la vita, camminiamo fiduciosi verso un nuovo cielo e una nuova terra
(Ap 21, 1), volgiamo lo sguardo a Colei che è per noi segno di sicura speranza e di
consolazione17.
Maria non solo indica una realtà che in Lei è stata ormai realizzata, ma Ella
accompagna il popolo di Dio sulle vie del pellegrinaggio terreno. Perciò il pontefice
si rivolge ai fedeli con appello: accogliete Maria nelle vostre case, accogliete Maria
come Madre ed esempio. Essa vi indicherà le vie del Vangelo. Essa vi farà conoscere
Cristo e amare la Chiesa. Essa vi mostrerà la via della vita, vi aumenterà la fiducia
nelle vostre difficoltà. In essa la chiesa e il cristiano trovano sempre la fonte di
consolazione e di speranza18.
15 Giovanni Paolo II, Discorso a Torino, 13.04.1980.
16 LG 68.
17 Giovanni Paolo II, Evangelium vitae, 105.
18 Giovanni Paolo II, Discorso a Suyapa, 8.03.1983.
16
In questa prospettiva escatologica, i credenti sono chiamati a riscoprire la virtù
teologale della speranza, di cui hanno già udito l'annunzio dalla parola di verità del
Vangelo (Col 1, 5). Il fondamentale atteggiamento della speranza, spinge il cristiano
a non perdere di vista la meta finale che dà senso e valore all'intera sua esistenza, ma
dall'altra, gli offre le motivazioni solide e profonde per l'impegno quotidiano nella
trasformazione della realtà per renderla conforme al progetto di Dio.
Come ricorda l'apostolo Paolo: «Sappiamo bene infatti che tutta la creazione
geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; essa non è la sola, ma anche noi,
che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando
l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. Poiché nella speranza noi siamo
stati salvati» (Rm 8, 22-24). I cristiani sono chiamati a rinnovare la loro speranza
nell'avvento definitivo del Regno di Dio, preparandolo giorno dopo giorno nel loro
intimo, nella Comunità cristiana a cui appartengono, nel contesto sociale in cui sono
inseriti e così anche nella storia del mondo19.
Conclusione
Concludendo vorrei sottolineare che la Beata Vergine assunta in cielo è un
messaggio sempre attuale a tutti i cristiani. Ella è davvero segno di sicura speranza,
maestra e madre di speranza è ci insegna come guardare il futuro con speranza,
nonostante le vicende difficili. Questa speranza si fonda nella fede nel immenso
amore di Dio verso l’uomo, pronto a concedere tutto il necessario per il suo sviluppo
spirituale, durante il suo pellegrinaggio verso il regno celeste. Maria, madre di
speranza ci fa ricordare che a Dio nulla è impossibile. Infine, la Madre del Signore, ci
fa ricordare le parole che suo Figlio, che un giorno aveva detto a Paolo: Ti basta la
mia grazia, la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza (2Cor 12,
9). La Beata Vergine ci insegna che dobbiamo porre la speranza più nel Signore che
19 Giovanni Paolo II, Tertio Millennio Adveniente, 46.
17
nelle nostre capacità umane, che, spesso limitate ed imperfette, possono alle volte
portare alla delusione.
Infine la Madre della speranza ci consola ma anche ci accompagna nel nostro
pellegrinaggio di fede, assicurandoci che lo stato di cui partecipa, assunta con l’anima
e corpo in cielo, diventerà un giorno anche la nostra condizione di vita nuova.


http://www.culturamariana.com/Attivita/19-5-2007.pdf

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