DON ANTONIO

martedì 13 settembre 2011

OMELIA DOMENICA TERZA DI PASQUA ANNO A

Il tempo pasquale è caratterizzato :
1.dalle apparizioni del Signore Risorto per confermare la fede degli apostoli nella sua Risurrezione da morte,
2.dall’attesa dello Spirito santo che Gesù manda dal cielo nel giorno di Pentecoste per rafforzare la comunità dei discepoli,
3.il formarsi della Chiesa,dapprima una piccola comunità composta dagli apostoli con Maria e poi il formarsi di una comunità sempre più grande.
Ecco il messaggio delle letture che abbiamo ascoltato:
Nella prima lettura abbuiamo sentito
1-il kerygma di Pietro, cioè il suo forte annuncio ai giudei per la loro conversione: “il Dio dei nostri padri ha risuscitato quel Gesù che voi avete ucciso appendendolo a una croce ,bisogna obbedire a Dio prima degli uomini.”
2-i due discepoli di Emmaus che riconoscono Gesù dopo aver compreso le antiche scritture nel gesto dello spezzare il pane .

Il brano evangelico ci ha narrato l’apparizione del Risorto ai due discepoli che erano in cammino verso Emaus. Erano delusi della vicenda di Gesù di Nazareth: “speravamo fosse lui a liberare Israele, ma cin tutto ciò sono già passati 3 giorni”. Si tratta di due discepoli che avevano posto in Gesù tutta la loro speranza e ora pensano di essersi sbagliati e sono delusi e amareggiati.
Ma il Signore cammina con loro, il Signore cammina con noi, cammina a nostro fianco e spiega ai due discepoli le Scritture interpretandole alla luce dei fatti accaduti. E alla fine dopo una giornata di cammino riconoscono il Cristo nello spezzare il pane, nell’ Eucaristia.

Quali insegnamenti possiamo trarre da questo vangelo, da queste letture?
L’esempio dell’apostolo Pietro nella prima lettura, immagine di fortezza e di coraggiosa testimonianza,un esempio anche per la nostra testimonianza e il nostro annuncio.
.
Nella prima lettura abbiamo ascoltato la parola chiara e penetrante di Pietro,che ora si alza in piedi senza paura davanti al Sinedrio,non è più il Pietro che fugge quando vede Giuda e soldati che arrestavano il Maestro ,un Pietro che ora parla a voce alta e non con quella voce sommessa,quasi impercettibile come quando parlava con la donnetta che gli chiedeva :”sei anche tu uno di loro”? e Pietro per 3 volte negò, ora Pietro ha il coraggio che gli viene dallo Spirito del Signore Risorto e può gridare parole profetiche per i giudei allora e oggi per noi: “oggi noi vi annunciamo quel Gesù Risorto che voi avete ucciso e di questi fatti noi siamo i testimoni ,quindi pronti a pagare con la vita il nostro annuncio.
Facciamo fatica a comprendere questa conversione di Pietro, che diventa testimone del Risorto e in un solo giorno si unirono agli apostoli circa 3000 persone.Oggi alla Chiesa sta riscoprendo la nuova evangelizzazione come era avvenuta in epoche per alcuni versi non dissimili dalle nostre.La conversione avveniva per l’annuncio fermo e costante di Cristo Risorto,avveniva attraverso una una fede che si irrobustiva proprio nelle persecuzioni da parte del paganesimo.Le prime comunità cristiane nell’unione fraterna,nella preghiera,nell’Eucaristia e nella predicazione erano testimonianza dell’opera e della presenza attuale del Signore. Gli apostoli dopo essere stati torturali e oltraggiati nel sinedrio se ne andavano lieti di essere stati oltraggiati per amore del nome di Gesù.

Ecco gli insegnamenti che ci propone il Vangelo:
innanzitutto Cristo risorto che si fa riconoscere nello spezzare il pane, nella condivisione del pane, in un gesto di carità e di amore.

Un altro insegnamento riguarda la fede , già ne abbiamo parlato domenica scorsa con

Nessun commento:

Posta un commento