DON ANTONIO

domenica 10 luglio 2011

OMELIA DELLA FESTA DELL’ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA 1996

Oggi è per tutta la Chiesa una festa solenne, la festa di Maria Assunta in Cielo corpo e anima, una verità della nostra fede definita dal Papa Pio XII nel 1950, ma in realtà presente nel popolo cristiano fin dai primi secoli.
E una festa solenne perché invita, tutti noi pellegrini e precari su questa terra,  creature come Maria, ma  ancora con le evidenti e amare conseguenze del peccato  a guardare al Cielo, a pregare Colei che
 intercede per noi, festa pasquale perché ci richiama da vicino la Pasqua : Cristo Signore Risorto che ha voluto accanto a se in Cielo la propria Madre perché fosse Madre della  CHIESA e dal Cielo effondesse le sue grazie, festa oggi della speranza che travalica il tempo, oltrepassa le angustie e le tribolazioni del tempo , relativizza  le nostre problematiche e inquietudini e ci sospinge a vivere in questo mondo costantemente rivolti ai beni eterni, come abbiamo pregato all’inizio della celebrazione.

Dalle letture che abbiamo ascoltato possiamo trarre molte riflessioni e spunti per la nostra preghiera.
La prima lettura ci ha parlato di Maria e della Chiesa, il Vangelo ci ha presentato il cantico del Magnificat,
il canto di lode e di ringraziamento di Maria per le meraviglie che il Signore ha compiuto in Lei.
Maria è per tutti un segno nel cielo,  una donna vestita di sole, con la luna sotto i piedi e sul capo 12 stelle.
Una donna incinta e che deve lottare contro il drago, il serpente antico che troviamo nelle prime pagine della Bibbia,all’origine del peccato di Adamo e di Eva e ritroviamo nell’Apocalisse come una bestia enorme, con 7 teste e 10 corna, simbolo del potere:potere che riesce a trascinare giù dal cielo un terzo delle stelle.
Da Eva il peccato, da Maria la luce della salvezza, infatti la donna partorì un figlio :Gesù, il Messia,il Risorto.
“Allora udii una voce nel cielo :Ora si è compiuta la salvezza”.
Questa donna è Maria, il Figlio che sconfiggerà il male è Cristo, ma la donna della quale parla l’apocalisse è anche l’immagine della Chiesa celeste e della Chiesa che soffre e ancora geme nelle tribolazioni, nelle persecuzioni che non le sono mai mancate dall’inizio fino ai nostri giorni.

La Chiesa come ogni cristiano deve passare attraverso la prova, prima o poi  deve fare i conti con la tribolazione.
La chiesa e il cristiano da una parte devono lottare contro  il maligno che ancora agisce e opera nella storia e
dall’altra sanno  di avere un aiuto sicuro in Maria, di avere   la forza soprannaturale nella preghiera.
L’evangelista Luca nel brano del Vangelo che tante volte abbiamo ascoltato ci annuncia che Maria è beata, benedetta fra tutte le donne, mediatrice e piena di grazie perché ha accettato di essere la madre del Signore.
Ha evidenziato nella sua vita due virtù : fede e umiltà.
Per fede è iniziata l’opera della salvezza  da Abramo, per fede Maria porta a compimento le antiche promesse.
Quale insegnamento per noi ! Innanzitutto un richiamo alla fede nelle verità eterne : “se siete risorti con Cristo,alzate gli occhi al cielo, pensate e cercate le cose di lassù”. Maria Assunta in cielo  ci invita a guardare a quel Cielo, a quel Paradiso verso il quale siamo  tutti protesi, o almeno così dovrebbe essere.
Se questo pensiero permeasse tutta la nostra vita ,allora comprenderemo come tutto sia veramente relativo, come tutto sia provvisorio e di breve durata rispetto a all’eternità, ove tempo e spazio non esistono, dove non ci sono più né lutto, né lamento, né affanno , ma Dio è tutto in tutti, allora comprenderemo come tutti i nostri drammi e le nostre preoccupazioni ed anche le nostre piccole o grandi gioie : tutto è poca cosa, tutto è una pallida immagine rispetto alla felicità della contemplazione di Dio e dell’  Eternità. Per ogni cristiano dovrebbe essere la conclusione naturale di una vita vissuta con Cristo e l’inizio della vera Vita.

Purtroppo mentre da una parte comprendiamo queste verità.
Siamo però  caduti o
stiamo precipitando nel vortice del “sensibile”, del “subito” e delle “mediocri aspirazioni”, degli “ideali a basso costo di sacrificio”  e così ci ritroviamo cristiani solo in certi momenti delle giornata o solo in certe occasioni, cristiani a livello teorico o estetico, ma pagani  nella realtà e pagani nel vivere.
Oggi al primo posto c’è il corpo, come non accorgerci come esso viene idolatrato,giustificati tutti gli istinti ed ammesse anche tutte le perversità in nome di una presunta libertà, che precede etica, morale e religione.


Dalla solennità odierna ci viene un suggerimento o meglio un monito : Maria è stata assunta in cielo : corpo e anima, Maria è per l’eternità e resterà creatura come tutti noi, anche se Immacolata. Ora è accanto a  Gesù, redenta e salvata corpo e anima, cioè nella totalità della persona  per richiamarci il valore e la dignità della persona umana. Sì è vero che l’uomo è polvere e in polvere ritorneremo, siamo anche sicuri che si tratta di un passaggio alla vera Vita con Cristo Risorto. Alla luce di Maria Assunta in Cielo e glorificata l’uomo  acquista una nuova dimensione :tutto l’uomo :corpo e anima,tutta la persona è chiamata a seguire Maria Assunta, che ha seguito il suo Figlio Risorto.
Siamo pellegrini su questa terra, siamo esuli in questa valle di lacrime ,quindi guardiamo a Maria come a modello di vita e di santità, invochiamo l’Assunta quale Madre nostra perché preghi per noi peccatori, interceda  per la Chiesa, per questa parrocchia e la sua benedizione venga su ciascuno di noi.

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