DON ANTONIO

lunedì 11 luglio 2011

OMELIA PER LA FESTA DEL BATTESIMO DI GESU’ 1997

Con questa festa del Battesimo di Gesù si concludono le feste natalizie,un tempo durante il quale abbiamo contemplato  e adorato il mistero dell’Incarnazione di Dio   fra noi. Un tempo di gioia per ogni uomo: “rallegratevi nel Signore: vi annuncio una grande gioia: è nato per voi il Salvatore”, è venuto il Messia, è giunto l’Emmanuele , il Dio con noi. Gli ultimi tempi: i tempi del ritorno di Elia e dell’avvento del Messia si sono compiuti.
Giovanni Battista è il nuovo Elia, è colui che prepara la strada  ad accogliere il Messia, Giovanni Battista è il precursore ,profeta che chiude l’Antico Testamento ed apre la nuova era, il nuovo tempo messianico.
Il Battista sulle rive del Giordano predica la conversione dai peccati per accogliere  il Regno di Dio che è giunto, per accogliere Gesù, nato a Betlemme e che ora sta venendo da Giovanni per essere battezzato:
“ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo”.

Il battesimo per gli ebrei era un rito penitenziale: scendevano nell’acqua del Giordano e confessavano pubblicamente i loro peccati e in tal modo si disponevano ad accogliere la venuta del Messia.
Il Battesimo di Giovanni era solo un atto di pubblica conversione, solo con Gesù diventa un   fatto Sacramentale, cioè compie quanto esprime,un radicale rinnovamento interiore perché operato non solo ddall’acqua ma dall’acqua e dallo Spirito Santo.

Perché Gesù accetta il Battesimo di Giovanni e scende nell’acqua? Innanzi tutto Gesù riceve il battesimo da adulto. Come tutti gli ebrei e  anche i cristiani dei primi secoli solo tardivamente. Verso il sec.III e IIV iniziò il battesimo dei fanciulli. Gesù non aveva bisogno del Battesimo e tanto meno di quello di Giovanni.
Ma come volle nascere come tutti i bambini e come volle trascorrere 30 anni nella casa di Nazareth IN OBBEDIENZA AI GENITORI E NEL LAVORO, così volle  esprimere la sua solidarietà al genere umano : Gesù entrando nell’acqua   confessa i peccati di tutta L’UMANITA-
In questo momento abbiamo la rivelazione della Trinità, la gloria del mistero stesso di Dio: la voce del Padre e l’immagine dello Spirito Santo, in una scena che ci ricorda da vicino la gloria del Tabor.
Gesù che scende nell’acqua e il Padre che  parla, Gesù che scende nella morte della Croce e Gesù parla al Padre:” Padre allontana da me questo calice”: Gesù che esce dall’acqua illuminato dallo Spirito Santi e Gesù che esce , risorge dalla morte, glorioso nella Pasqua..

Questa  festa del Battesimo di Gesù è anche un richiamo e una riflessione sul nostro Battesimo:nell’acqua del Battesimo siamo morti al peccato originale e siamo rinati ad una Vita nuova, siamo rinati come veri figli di Dio. Oggi più che masi c’è la necessità di riscoprire il nostro Battesimo, per essere coerenti con la scelta fatta a nome nostro dai genitori e dai padrini.
Riflessione oggi necessaria perché i sacramenti sonno visti e considerati come occasioni di festa, quando si nasce, o si va alla prima comunione o alla Cresima.
Riflessione urgente e necessaria perché si sono assopite o spente o sono insignificanti le conseguenze concrete dei Sacramenti.
Allora naturali le domande: “a che serve il battesimo?” che serve il battesimo dei bambini e anche dei grandi? Si notano differenze tra la vita di uno che è stato battezzato e uno che non ha ricevuto il Battesimo?
Oggi molti genitori non sono in grado di fare delle scelte a nome dei figli, che poi crescendo fanno quello che a loro piace, e questo anche perché non esistono autentiche comunità cristiane , comunità cristiane mature nella fede che siano in grado di assicurare una  educazione e una crescita nella fede dei battezzati.

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