DON ANTONIO

lunedì 21 maggio 2012

Perchè Dio permette il male e la sofferenza?



Questa domanda è stata fritta e rifritta , la ripongo perché vorrei avere delle conferme riguardo a ciò che ho capito.


Se non erro, il catechismo dice : Dio permette il male per trarre un bene.
« Infatti Dio onnipotente [...], essendo supremamente buono, non permetterebbe mai che un qualsiasi male esistesse nelle sue opere, se non fosse sufficientemente potente e buono da trarre dal male stesso il bene ».

Molte persone per sostenere questa tesi fanno l’esempio della mamma che vuole fare la puntura al figlio malato.
La puntura , per il figlio , è il male , perché causa dolore, però è necessaria per raggiungere la guarigione e quindi raggiungere un bene superiore . Cioè la mamma capisce che questa è l’unica cosa che può permettere ciò. Quindi , in fin dei conti la puntura dovrebbe essere una cosa buona , proprio per la guarigione che porta. Giusto ?
A questo punto però mi viene un dubbio : la mamma, in realtà, vorrebbe che il figlio guarisse senza soffrire(quindi senza la puntura) , ma è impotente ….. non è Dio, cioè sa che l’unica cosa che lo può far guarire , in questo mondo , è la puntura . Non so se mi spiego . E’ come in un gioco , in cui si stabiliscono delle regole , nel nostro caso per guarire devi soffrire , per dimagrire devi allentarti,faticare, per imparare devi studiare ecc.
Il punto è che le regole non le ho stabilite io, ma Dio.
A questo punto entra in gioco il peccato originale : cioè queste “regole” ( nel nostro caso soffrire) in realtà, non sono state scelte da Dio ma dall’uomo ( Adamo e Eva) che ha fatto entrare il peccato quindi la morte , il dolore e la sofferenza in questo mondo .
Cioè ho l’impressione che la chiesa dica che il male (stupri , omicidi , malattie , catastrofi) è permesso non perché Dio risulta impotente (classico esempio dell’impotenza di Dio nei confronti del libero arbitrio dell’uomo) ma sostanzialmente perché serve, cioè in fin dei conti è permesso perché voluto.


Per comprendere meglio ciò che intendo :

·Dio permette il male per arrivare a Lui, cioè per raggiungere la vita eterna ( bene infinito).

·Questa “ modalità” con cui le persone possono raggiungere la vita eterna , cioè male e sofferenza, non sono state scelte da Dio ma dall’uomo con il peccato originale .

·Nei fatti, questa cosa accade perché la sofferenza mi avvicina a Dio , cioè io ho bisogno di Lui, quindi inizio a cercarlo ad andare a ad esempio a messa ,a pregare ecc. Nella nostra realtà dei fatti si possono fare degli esempi concreti , il bambino vuole la mamma quando ha bisogno di lei ad esempio quando si fa male,molte persone si sono convertite al cristianesimo in forza di questo bisogno .
 
 

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