Nel cammino quaresimale di conversione siamo giunti alla terza domenica di quaresima, intitolata abbiamo visto nell’introduzione: domenica del nuovo tempio. Infatti la Parola di Dio di oggi chi aiuta a riflettere:
1. Sul decalogo e la nuova alleanza.
2. Sulla Chiesa, non solo come luogo ma come popolo santo di Dio.
3. Sulla parola profetica di Gesù sulla sua risurrezione: “distruggete questo tempio e io in tre giorni lo farò risorgere”. Dobbiamo ora metterci in ascolto della parola di Dio, non aver timore della Parola di Dio quando interrogandocii ci mostra i nostri errori e le nostre deviazioni.
La prima lettura tratta dall’Esodo, Esodo significa uscita perché racconta l’uscita e la liberazione degli ebrei dalla schiavitù d’Egitto è il secondo libro della Bibbia del Primo Testamento, riporta il decalogo o dieci parole o comandamenti che tutti conosciamo ed abbiamo imparato anche a memoria negli anni di catechismo.
Decalogo come ho detto significa 10 parole, cioè sono le parole rivelate da Dio Mosè sul monte Sinai per poi essere comunicate a tutto popolo ebreo e poi a tutti gli uomini, quale via maestra indicata da Dio per vivere nel bene e nella giustizia. Il decalogo fa parte del codice di alleanza tra Dio e il suo popolo. Dio nella sua bontà e nella sua misericordia ha donato agli ebrei la libertà dalla schiavitù dell’Egitto “con mano forte e braccio teso ha liberato il popolo ebreo”. Ha fatto passare il popolo ebreo attraverso il mare rosso , portandolo in braccio lo ha guidato fino alla terra promessa.
In cambio, come risposta a tanto amore Dio chiede al popolo l’osservanza dei dieci comandamenti.
“Voi- dice il Signore- entrerete nella terra promessa a condizione che obbediate e mettiate in pratica le leggi e i comandi che vi ho dati”. A noi cristiani Gesù assicura il Paradiso, la vita eterna, la Pasqua con Lui a condizione di aver fede in Lui.
Nel brano del Vangelo si racconta di Gesù che entra nel Tempio di Gerusalemme e scaccia i mercanti e i cambiavalute. Perché Gesù interviene con un gesto simile per un fatto che allora era abbastanza comune?. Infatti era una cosa comune, solita che presso il tempio e specialmente nell’atrio del tempio, a motivo dei pellegrinaggi a Gerusalemme in occasione delle feste principali: la Pasqua,la Pentecoste e le Capanne, ed anche a motivo dei relativi sacrifici, olocausti ed offerte, ci fossero dei mercanti, avviene anche oggi, troviamo molte bancarelle presso le grandi chiese e i santuari,quindi c’erano mercanti e cambiavalute. Si faceva del commercio e di conseguenza si commettevano anche delle ingiustizie.
Gesù interviene, scaccia i mercanti e rovescia le bancarelle dicendo:”non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato”. Perché Gesù compie un simile gesto? Perché Gesù vuole dire e insegnare a tutti, quindi anche a noi ,la sacralità del Tempio, la sacralità della Chiesa
Perché è un luogo consacrato al culto, luogo di preghiera, luogo di incontro con Dio. Ma noi conoscendo l’evangelista Giovanni che è solito affermare verità profonde oltre la descrizione del semplice fatto, noi che conosciamo tutta la parola di Gesù possiamo affermare che Gesù voleva parlare del vero Tempio, dell’Unico Tempio, il cui velo che divideva la parte chiamata “Santo dei Santi”, si romperà da cima a fondo alla sua morte,è l’Unico tempio quello del suo Corpo: “distruggete questo tempio e in tre giorni io lo farò risorgere”.
Ecco l’annuncio profetico della Pasqua di risurrezione: distruggete il mio corpo. Uccidetemi pure e rinchiudetemi in un sepolcro e io dopo tre giorni risorgerò.
Sta per terminare il tempo dei pagani:ovunque templi e chiese e capitelli, sta per concludersi il tempo degli ebrei con il tempio di Gerusalemme: voi adorerete il Padre né sul monte Garizim come i pagani, né in Gerusalemme tempio per gli ebrei , ma voi adorerete Dio ma in spirito e verita’.
Gesù ora è l’unico Tempio per tutti gli uomini, l’unico altare e l’unico Sacerdote, l’unica via che conduce a Dio, l’unico santuario per poter incontrare il Padre.
Allora qual’è il messaggio che ci viene dalla Parola di Dio di questa domenica?
Due punti:
1.i comandamenti sono la legge di Dio.
2. Non ci sono luoghi speciali, metodi, strutture o prestampati per incontrarsi con Dio.
I 10 comandamenti sono vera parola di Dio per ogni uomo, sono leggi scritte nel cuore e nella coscienza di ogni uomo, sono alla base di tutte le altre leggi che troviamo nella Sacra Scrittura.
Questa legge dei 10 comandamenti non è stata abolita da Gesù, ma è stata perfezionata e portata alla perfezione con il discorso della montagna. Gesù dà perfetto compimento a quella legge: non basta non uccidere o non rubare o non commettere adulterio, ora bisogna esssere puri di cuore per vedere Dio, ore bisogna essere poveri per possedere la beatitudine del Paradiso, ora non basta non uccidere o non odiare ma bisogna perdonare con tutto il cuore e amare anche chi ti ha fatto del male, non basta non rubare ma bisogna dare la tunica a chi ci ha tolto il mantello.
Questa parola è attuale per ogni cristiano, per ognuno di noi se vogliamo essere discepoli di Gesù. Siamo noi entrati in questa ottica non di leggi scritte ma dell’amore ? Ci è naturale e viene accolta con fede questa parola di Gesù? Qui c’è argomento per riflettere, per meditare ed anche motivo per una conversione.
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