Con questo giorno solenne-, mercoledì delle Ceneri, inizia un tempo importante per la Chiesa: il tempo della Quaresima. Cerchiamo di fare qualche riflessione per meglio comprendere il significato della Quaresima per poi viverlo in questi giorni che ci accompagno alla Pasqua. Innanzitutto diciamo che la Quaresima è sempre stata nella Chiesa ed è ancora oggi un tempo di rinnovamento e di conversione, un rinnovamento di mentalità e di vita, in sintonia cone la Parola di Dio. Infatti nella Quaresima tutti sono invitati ad una maggiore e più approfondita meditazione sulle Sacre Scritture e sui Vangeli.
Una volta durante la Quaresima si facevano le catechesi per le varie categorie di persone, si facevano nelle parrocchie le missioni e in tante parrocchie si teneva il “quaresimale”: una serie di prediche e omelie .
Si inizia il tempo quaresimale con il mercoledì delle ceneri per ricordare a tutti “da dove veniamo” e “dove siamo diretti”,da dove viene la vita e da dove viene l’uomo e cosa c’è dopo la morte. L’uomo secondo il racconto della Bibbia, secondo la Parola di Dio è stato tratto, creato dalla terra, dalla polvere e nella polvere della terra ritornerà. Il Signore “Dio plasmò l’uomo con la polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente”.
Pensiero che ci lascia un po’ tristi , un pensiero però salutare oggi più che mai: l’uomo non è un Dio, ma viene da Dio, da Dio è stato creato per l’immortalita’, cioè la vita dopo la morte; la vita eterna non è una conquista dell’uomo ma un Dono di Dio.
Il giorno della morte non è un giorno lugubre,l’uomo non è soltanto materia, l’uomo non è solo polvere, terra, cenere, l’uomo non è stato creato per la morte, ma l’uomo è essere vivente, viene da Dio che è Origine e Datore della vita, l’uomo è destinato alla vita senza tramonto, perché, Cristo è risorto primizia di quanti sono morti e in lui muoiono.
Oggi la Chiesa invita i fedeli al digiuno, al sacrificio, all’astinenza dalla carni o da altre cose dilettevoli per indicare a tutti la precedenza e la priorità dello spirito sulle cose materiali, per seguire Gesù Maestro di Verità e di Vita, che prima di iniziare la sua missione pubblica, ha voluto digiunare e ritirarsi in solitudine per 40 giorni nel deserto, e ancora per imitare Cristo il Servo sofferente che innocente muore per noi sulla croce e allora si fa memoria del venerdì santo; in ogni venerdì della quaresima con l’astinenza e con la partecipazione alla via crucis, si cerca la solidarietà e la comunione con tutti quegli uomini per i quali la privazione, la rinuncia, la mancanza di nutrimento è cosa abituale, di tutti i giorni.
Cosa devono fare i cristiani in questo tempo di quaresima che oggi inizia?
Innanzitutto si deve cercare la conversione, cioè un cambiamento di rotta nella vita: convertitevi e credete al Vangelo. Bisogna lasciare da parte la maschera o le maschere che tutti portiamo per essere accettati dagli altri o per apparire ciò che non siamo, e cominciare a diventare noi stessi e imparare ad accettare gli altri,per alcuni è un fatto improvviso come per S.Paolo o per tanti santi, per i cristiani deve essere un lavoro continuo per tutta la vita.
Anticamente nei primi secoli nel mercoledì delle ceneri iniziava il tempo di conversione per i pubblici peccatori che si erano macchiati dei peccati di idolatria, di omicidio e di adulterio e pubblicamente in Chiesa e davanti ala comunità proponevano un ritorno alla vita evangelica un cammino che terminava il giovedì santo.
I cristiani in questo tempo di quaresima sono anche chiamati all’ascolto della Parola di Dio. Per ben ascoltare le Parola di Dio, per capirla, per comprendere che cosa il Signore vuole,da noi, bisogna fare silenzio attorno a se, bisogna prendere in mano la Bibbia, i Vangeli, bisogna mettersi a pregare.
Dio non ci parla nel chiasso, nel frastuono, Dio parla nel silenzio della notte come a Samuele, o nel silenzio del deserto come a Elia e Mose, Dio parla al cuore e quindi per intercettare la sua Voce il cuore deve essere libero.
I cristiani in questo tempo sono invitati dalla Chiesa oltre all’ascolto assiduo della Parola, oltre alla preghiera frequente e fatta col cuore, oltre alle opere di sacrificio, di digiuno e di astinenza, sono invitati alla carità; Carità come riconciliazione con il prossimo, carità come elemosina ed attenzione ai poveri: un pane per amor di Dio.
Vivere da cristiani la quaresima è un impegno serio per ogni cristiano e per tutta la Chiesa, per poter poi arrivare alla Pasqua ben disposti spiritualmente e preparati interiormente. Per avere lo spirito, per avere un aiuto in questo impegno quaresimale è necessaria una confessione: il sacramento della riconciliazione, della pace con Dio e il prossimo. Viviamo allora questo tempo in un clima di sobrietà e di austerità, come abbiamo sentito nel vangelo, non tanto pensando alla cenere, che fra poco imporremo sul nostro capo quanto piuttosto
al proposito di fare una vera penitenza per amor di Dio.
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